Dopo un tempo "inaccettabile" Massimiliano Latore e Salvatore Girone sono rientrati a casa sebbene con molti si e molti ma e l'umiliante condizionale.
Resta un' oscura storia quella delle reali circostanze che hanno indotto all'accusa il governo indiano, ma ancora più oscure sono quelle che hanno indotto la nave a rientrare da acque internazionali in acque territoriali; ed ancora più gravi quelle che hanno portato all'approdo, alla perquisizione ed alla consegna di due militari che attendevano ad una missione internazionale.
Gravissime sono le responsabilità dell'Europa e del governo italiano che non è stato in grado di indurre Bruxelles ad alcuna opera di convincimento, al di là della millantata ritrovata credibilità.
Ma il livello di responsabilità attuali sono nulla a confronto di quelle che il governo si assumerà se, nei tempi previsti, i due "marò" saranno costretti a onorare l'impegno a rientrare nelle carceri indiane.