Ma ci sarà qualcuno che possa spiegare a Pierluigi Bersani che lui è il segretario del PD, che piaccia o non piaccia resta comunque erede del grande partito popolare che fu il PCI?
Va bene che il presidente è l’onorevole Rosy Bindi da Sinalunga erede di altra tradizione, ma lui è il segretario, dovrebbe sentire la necessità e il dovere di fare riferimento ai segretari del passato prossimo, non dico Palmiro Togliatti, ma, almeno, Enrico Berlinguer.
Vada per l’appoggio esterno, forse estorto dal compagno Presidente, ma che senso ha e chiedere chiedersi ora, continuamente e stucchevolmente “Monti chiarisca da che parte sta”.......
Oggi Monti, dopo aver liquidato come conservatori Vendola e Fassina gli risponde, tra l’infastidito e il supponente, che lui sta dalla parte delle riforme.
Povero segretario tacciato tramite Fassina di essere conservatore e direttamente di non essere dalla parte delle riforme e che, tutto al più, potrebbe andarci.
Coraggio segretario, adesso dici un po’ tu da che parte stai e vedi chi ti viene dietro.
Se resti isolato saprai trarne le conseguenze, ma può essere che molti non aspettano che questo, proprio il gesto del segretario perché, francamente, la politica del PD, a tutt’oggi, l’ha fatta Susanna Camusso, con l’appoggio esterno di Cremaschi, e dalla prim’ora, come si dice.