A scuola mi hanno insegnato che metodo e risultato non vanno confusi. Ovviamente l’ideale è quando con un buon metodo si ottengono buoni risultati ma è evidente che ci sono diverse combinazioni.
Una mosca si può certamente eliminare incendiando la casa, o la stanza, in cui vola, ma, con meno ovvie disastrose conseguenze. si ottiene lo stesso risultato usando il “flit”, come diceva, al liceo, il mio compianto professore di scienze.
Nessuno, da nessuna parte, ha chiesto al Professore di dichiarare, già al momento della fiducia, quale fosse la sua diagnosi e di proporre la conseguente terapia. In medicina al paziente, anche se grave, ma capace di intendere e volere, si lascia la scelta del tipo di terapia da subire e, se ad essa, lo stesso paziente, si vuole sottoporre o, addirittura, sottrarre.
Se questo sia stato l’errore originale o l’accordo è difficile da dire.
L’Italia, Paese dei Medici e degli Strozzi, si trova oggi a subire una terapia economico-finanziaria, dettata e gradita altrove, a impianto “riformista”, ugonotto e, per certi versi, ma non secondari, a rivisitazione statalista da socialismo reale.
Il metodo è coinciso con la terapia e è consistito in Tasse e “Spending Review”. L’impoverimento conseguente ha innescato la recessione. L’assenza del metodo ha comportato anche il non varo di vere riforme e interventi con la ridicola contraddizione che diminuiscono le entrate fiscali a dispetto dell’aumento della tassazione mentre persiste il terribile debito pubblico, mentre il denaro costa il doppio a Crotone rispetto a Bergamo e quivi, a sua volta, costa il doppio rispetto alla Germania.
Eppure il debito combinato pubblico e privato dell’Italia "è al 265% del Pil, inferiore a quello di Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone" e in nostro Paese risulta in cima alla classifica del Fondo monetario internazionale per quanto riguarda la "sostenibilità del debito a lungo termine" scrive Ambrose Evans Pritchard sul quotidiano conservatore The Telegraph.
Si afferma, soprattutto in Europa, che il governo Monti ha ottenuto quei risultati che non si erano riusciti ad ottenere con i precedenti governi.
Si tratterebbe di capire quali sono stati ma, soprattutto, se non c’era, e non c’è, altro metodo con cui affrontare il problema. Ovviamente se si vuole.