Avrete notato che dei Saggi di Napolitano non si parla più.
L'unica “performance” di cui si sono resi protagonisti é stata l'esilarante “gaffe” del professor Valerio Onida presidente emerito della Corte Costituzionale, caduto nella trappola di Giuseppe Cruciani, da cui pubbliche scuse e una figura non certo bellissima.
Nessuno, che io ricordi, dei politici di rispetto è mai caduto in queste trappole.
Sempre che ricordi a braccio, l'unico personaggio pubblico che fu compremesso da un imitazione fu Enrico Cuccia, dominus di Mediobanca, quando ruppe il suo proverbiale silenzio e parlò con un finto Massimo D'Alema facendosi, addirittura accompagnare in ufficio dal sosia.
Dei saggi Saggi di Napolitano si sono perse le tracce, non parlano, non vedono e non sentono.
Li hanno definiti inutili, definizione condivisa dallo stesso Onida.
In realtà non è vero sono utilissimi.
Consentono a Bersani di esplorare senza voler trovare, a Berlusconi di proporre sapendo che non lo ascoltano, a Grillo di proporre i primi tre progetti di legge ma accuratamente solo di valenza civile.
Intanto, utilmente, il tempo trascorre si avvicina il 18 Aprile, il Paese é senza governo o meglio è guidato da un governo sfiduciato, e nessuno parla più di spread, baratro o quant'altro, ma a Cipro c'è un'altra storia, per ora a Cipro.
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