Può leggersi come l’attuale sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sia nato a Napoli nel 1967 e abbia frequentato il Liceo (classico) Adolfo Pansini del quartiere Vomero di Napoli, diplomandosi poi con 51/60 (fonte Wikipedia)...
Nonostante i natali e, pur anche, l’iniziazione scolastica, non sembra che l’attuale sindaco sia, effettivamente, del tutto napoletano nel senso che abbia assorbito e si sia compenetrato in quella che l'indimenticabile Antonio Ghirelli definisce la così, detta “napoletanità”.
Infatti, quando in un video diffuso dall'ufficio stampa del Comune il primo cittadino traccia, promuovendosi come un paludato professore universitario, il bilancio del suo mandato, sembra ignori il “dire” napoletano che, in tali circostanze, esprime la domanda retorica “Acquaiuò, l’acqua è fresca?” e la relativa risposta di maniera “manc’a neve” (il tutto riferito a situazioni in cui è inutile chiedere spiegazioni giacché la risposta è scontata).
E dimentica, se non ignora, anche, e soprattutto, il meno noto, ma non per questo meno applicabile, anzi, “Se fruscia Pintauro, d'e sfugliatelle jute 'acito” locuzione questa usata nei confronti di chi continua a pavoneggiarsi vantandosi di propri supposti meriti, anche quando invece, i risultati delle sue azioni sono piuttosto contraddittori se non addirittura deprecabili.