Immaginereste mai un’attività sportiva non regolamentata dalla “durata” certa della gara?
Ebbene lo è il calcio che non sente il bisogno del “tempo di gioco effettivo” di contenere la gara nel tempo cioè in cui la palla è effettivamente giocata, con un cronometrista, come, ad esempio, nel basket o nella palla a nuoto.
Sarebbe l’addio alle perdite di tempo di qualunque origine, come due palloni in campo, raccattapalle che indugiano, e poi si potrebbe consentire qualunque tipo di soccorso anche per infortuni platealmente falsi, tanto il cronometro à fermo. Si troverebbe, addirittura, anche un ruolo effettivo e dignitoso per il quarto uomo, oggi impegnato solo a sollevare le tavolette luminose dei cambi e del recupero, a separare gli allenatori, segnalare le loro intemperanze, e a evitare che “evadino” dalla gabbia virtuale del rettangolo di competenza e ad altre amenità.
Immaginereste mai un’attività sportiva il cui “schieramento” può essere condizionato per provvedimenti disciplinari dalle precedenti gare?
Ebbene il calcio può costringere a schierare una formazione “monca” non per scelta tecnica ma in conseguenza di sanzioni regolamentari per provvedimenti disciplinari a loro volta di natura diversa avvenuti in gare precedenti, alla faccia della regolarità del campionato, del pubblico e dello spettacolo.
Immaginereste mai un’attività sportiva il cui “schieramento” deve gareggiare a ranghi ridotti, in “inferiorità numerica”, per provvedimenti disciplinari?
Ebbene nel calcio il regolamento anche se correttamente applicato (che non è una certezza) consente all’arbitro da un lato di espellere, e definitivamente, un giocatore per provvedimenti disciplinari di natura diversa (talvolta neanche pertinenti al gioco in senso stretto e pure anche opinabili) e dall’altro ne impedisce la sostituzione nel rispetto dell’uguaglianza sportiva, della regolarità della gara e del campionato, del pubblico e dello spettacolo.
Immaginereste mai un’attività sportiva i cui provvedimenti disciplinari clamorosamente smentiti in diretta televisiva restano validi?
Ebbene il calcio lo consente tanto per le decisioni opinabili ovvero interpretative, ma anche per i fatti “certi” come il superamento della linea di porta (il goal) e del fuorigioco che è parte della tattica e della strategia del gioco stesso.
Insomma ma non sarebbe più bello assistere ad una gara a tempo certo, sempre con undici uomini in campo che si contendono il risultato, in cui i provvedimenti disciplinari comportino sanzioni che si esauriscono nel tempo della gara senza ipoteche future, in cui una palla è certamente dentro o fuori e che un giocatore è certamente in giuoco o in fuori giuoco?