Lucio Palombini.....Blog

Cosa è l’Anatomia Patologica?

Per i “vecchi” medici è stato un esame universitario di Medicina responsabile di molte preoccupazioni che, dagli stessi, viene ricordato e raccontato alla stregua della licenza liceale “maturità”, quando questa, era ancora esame difficile.
C’erano due  maturità, la classica e la scientifica. Solo questi due titoli scolastici consentivano l’iscrizione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.
La Maturità classica era considerata più esclusiva.
Al là dell’immaginario studentesco, nell’ordinamento degli studi medici promulgato dalla riforma Gentile fatto di 26 esami più il Colloquio sulle Istituzioni di Anatomia Patologica, cui erano da aggiungere non meno di tre esami complementari, alcuni dei quali definiti “simpaticamente” complementari obbligatori, per un totale, quindi, di trenta esami, l’Anatomia Patologica era composta da due esami, il già menzionato Colloquio sulle Istituzioni di Anatomia Patologica (IV anno) e l’esame vero e proprio (V anno). Il primo dava come esito un’idoneità, il secondo il voto in 30/30.  Ciascun esame comportava un corso, un Professore, 55 Lezioni- in cui spesso c’era il “cadavere”- (tre la settimana, da novembre a Maggio) e un certo numero di esercitazioni al microscopio. L’Anatomia Patologica era quindi posta tra il quarto ed il quinto anno, dopo la Fisiologia e la Patologia Generale prima delle temibili Patologie Cliniche quella Medica e quella Chirurgica.
 Il suo significato di “snodo propedeutico” era ben percepito dagli studenti per lo più sempre preparati ed  era molto ambito frequentare l’Istituto di Anatomia Patologica (il così detto internato) per l’elaborazione della tesi di Laurea.  
Oggi l’Anatomia Patologica, asetticamente classificata come raggruppamento disciplinare MED/08, così come altri esami “formativi”, è nascosta, diluita tra altri cinquanta "coinquilini" 
detti, appunto, raggruppamenti disciplinari. Ciascun raggruppamento dà origine di fatto ad un “uguale” provvedimento didattico, senza cioè una “gerarchia formativa”.

Gli studenti di Medicina, così, non ne avvertono più il suo alto ruolo formativo e i suoi Laboratori, anche per le tesi di Laurea, sono frequentati per lo più dagli studenti del corso di Laurea in Biotecnologie.

(continua)