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Per la prima volta mi sono imbattuto nel nome di Angelo Maffucci negli anni ’70, dopo la mia laurea, quando il Prof. Antonio Calì, mio maestro, mi chiese di trovargli un lavoro scientifico, in Clinica Chirurgica, lavoro che, a sua volta, gli aveva richiesto dagli Stati Uniti il suo amico Andrew Huvos istopatologo ungherese in NY che, all’epoca, stava scrivendo il suo magnifico libro Bone Tumors: Diagnosis, Treatment, and Prognosis. Il lavoro era pubblicato a nome A. Maffucci nientemeno sulla prestigiosa rivista Movimento medico-chirurgico di Napoli del 1881 e trattava “Di un caso encondroma ed angioma multiplo”.
Era d’estate, o quasi, quella mattina indossavo un elegante completo blu di cotone. Trovai il lavoro, con non poche difficoltà, ma uscii dalla biblioteca della clinica chirurgica come se avessi fatto una doccia di borotalco.
Andrew Huvos, negli anni a venire, si fece raccontare questa storia più volte.
Jakob Erdheim (1874-1937), allievo di Anton Weichselbaum, fu un ebreo austriaco nato in Galizia a Boryslaw, direttore dell'istituto di Anatomia Patologica dell'ospedale di Vienna, maestro, tra gli altri, di Osgood, Edwin Eugene e di Fuller Albright, e morto a Vienna ucciso dai nazisti nell'Anschluss (termine tedesco che si riferisce, in senso strettamente politico, all'annessione dell'Austria alla Germania per formare la "Grande Germania" nel 1938).
Ai più è conosciuto soprattutto per gli studi sulla medionecrosi cistica dell'aorta (malattia di Erdheim).
In medicina l’acronimo EBV sta per Epstein, Barr, Virus. Invece l’eponimo Epstein Barr non indica una persona ma due. Sir Anthony Epstein e Yvonne Barr.
Nel 1964 osservando al microscopio elettronico alcune colture di linfociti, ricavate da linfomi inviatigli da Denis Burkitt, un chirurgo che lavorava in Uganda, alcune particelle virali di un nuovo herpes virus furono identificate che, erroneamente, furono ritenute l’agente causale del Linfoma, detto appunto di Burkitt.
Anthony (Tony) Epstein (1921-), eminente patologo e virologo, ora è Professore Emerito dell’Università di Bristol e, nella sua vita, ha collezionato più che numerose gratificazioni accademiche.
Yvonne Barr (1932-) è una virologa. Al tempo della “scoperta” attendeva a un Ph.D (il nostro dottorato di ricerca) che avrebbe conseguito poi alla London University e solo nel 1966. Sposatasi con un australiano si è trasferita nel continente australe.
In realtà, il gruppo del Middlesex Hospital, dove nel 1964 il virus fu identificato, era composto anche da una terza persona. Bert Geoffrey Achong (1928-1996) da Trinidad. Laureato in Medicina nel 1953 all'University College di Dublino, Irlanda, si era, poi, specializzato in patologia clinica al Lambeth Hospital di Londra, in Inghilterra.
Achong, al tempo dei fatti, non era un neofito. Laureato da oltre dieci anni e specialista in patologia clinica, il suo ruolo non fu secondario se in quella ricerca lui ” was able to produce electron micrographs which pinpointed particles of a virus”.
Perché poi il suo nome non partecipi all’eponimo che viene dato al virus è un fatto molto comune nel mondo accademico e della ricerca, come altrove.
L’EBV ritenuto in origine responsabile dell’insorgenza del Linfoma di Burkitt poi si è verificato che si ritrova nella quasi totalità degli individui adulti.
Il virus in oggetto, tuttavia, si manifesta in modo assai bizzarro.
Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi è responsabile della frequente malattia benigna nota come mononucleosi infettiva ma può associarsi, in modo non proprio casuale, oltre che al linfoma di Burkitt e a Linfomi a cellule B, e ad altri tipi di tumore maligno, tra cui il linfoma di Hodgkin e, soprattutto, al carcinoma del rinofaringe, comune in Asia sud-orientale e nel Maghreb.
NICOLA MISASI (1927-2012) da Cosenza è stato un Professore Ordinario di Clinica Ortopedica e Traumatologica e Direttore della Clinica Ortopedica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Leopold G. Koss (1920-2012), per gli amici Leo, nato a Danzica (in casciubo* Gduńsk), è stato dal 1973 Chairman of the Department of Pathology of Montefiore Medical Center and Professor, Albert Einstein College of Medicine, Bronx, New York, dove personalmente l’ho conosciuto.
Luigi Califano (1901-1976), da Salerno, è stato Professore Ordinario di Microbiologia, di Patologia generale e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli. E’ stato socio dal 1948 dell’Accademia dei Lincei.
Crebbe culturalmente, da studente prima e da laureato poi, nell' istituto di Patologia Generale diretto da Francesco Pentimalli, Pietro Rondoni e poi da Gino Galeotti e, in ultimo, da Vittorio Scaffidi che lo avviò alla carriera accademica.
Vittorio Scaffidi allontanò dallo stesso Istituto, in momenti diversi, sia Mario Raso che Espedito Moracci; entrambi (Mario Raso mi ebbe a dire “fu un cattivo profeta”) divennero poi Professori ordinari nell'Università e rispettivamente diressero l'Istituto di Anatomia Patologica e la Clinica Ostetrica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli.
I contributi scientifici di Califano ricercatore possono essere annoverati in tre grandi aree della biologia e della medicina sperimentale: il metabolismo dei tessuti in condizioni normali e patologiche, le ossidazioni biologiche, la fisiologia e la biochimica batterica.
Heinrich Obersteiner (1847–1922) è stato un Neurologo nato a Vienna. Nell’Università di Vienna è stato dal 
1980 Professore di Anatomia e Patologia del Sistema Nervoso.
Con Emil Redlich (1866-1930) altro neurologo Viennese espresse il concetto della linea o zona appunto di Redlich-Obersteiner con cui si intende quella linea ideale in cui il Sistema Nervoso Centrale (SNC) e il Sistema Nervoso Periferico si compenetrano l’uno nell’altro.
Dal punto di vista morfologico tale zona si identifica perché vi è un passaggio dalla mielina della cellula oligodendrocitica a quella della cellula di Schwann.
Nel SNC anche lo spazio perineuronale è extra-oligodendrocitario e viene chiamato lo spazio pericellulare di Obersteiner. Lo spazio, ovviamente, è solo potenziale, si vede nei preparati di encefalo fissati soprattutto nei casi di edema.
Antonio Calì (1925-2002) è stato Professore Ordinario di Anatomia Patologica nell’Università e l’ultimo dei Direttori dell’Istituto di Anatomia e Istologia Patologica dell’Università degli Studi di Napoli, poi Federico II.
Dopo di lui l’ “Istituto”, come tutti gli “Istituti”, scomparve con il miraggio collettivo che la creazione dei Dipartimenti avrebbe fermato l’ineludibile declino dell’Università italiana.
Ha affidato il suo impegno didattico nel manuale per studenti di medicina “Anatomia Patologica Generale e Applicata” redatto nel 1988 con Luciano Fiore Donati, e con la collaborazione di molti altri Docenti di Anatomia Patologica.
Giuseppe Pianese nacque a Civitanova del Sannio (1864-1932) fu per madre nipote del grande clinico medico Antonio Cardarelli con cui ebbe un sodalizio intenso che, però, si deteriorò nel tempo.
E’ stato deputato al Parlamento (1904) e Accademico d’Italia (1932).
Diresse l’Istituto di Anatomia e Patologia dell'Università di Napoli dopo la morte di Otto Von Schron.
La profonda e metodica attività di un quarantennio di lavoro è racchiuso nei testi : "TECNICA DELLE AUTOPSIE" e "ELEMENTI DI ANATOMIA PATOLOGICA".
Joseph Leidy (1823-1891) nato a Filadelphia da padre cappellaio di origini tedesche. Laureato in Medicina fu Professore di Storia Naturale allo Swarthmore College e in realtà, tranne che nel periodo della guerra civile americana (1861-1865) in cui fu medico “yankee”, non esercitò mai la professione medica. Fu, piuttosto Professore di Anatomia nell’Università della Pennsylvania e il testo dei suoi seminari “An Elementary Treatise on Human Anatomy” è conservato in un libro rilegato in “pelle umana”; pelle probabilmente di un soldato che morì durante la guerra civile.
Johann Friedrich (Fritz) de Quervain (1868 – 1940) nato a Sion (Svizzera) è stato medico e chirurgo.
