C’è su GLI ALTRI, quotidiano on line, un interessante articolo di Valerio Spigarelli, attuale presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, dal titolo “Cancellieri/Ligresti, il vero scandalo è la detenzione preventiva”.

Può essere molto pericoloso, anche se solo utile per fare “sponda”, come si dice, unificare due problemi sostanzialmente diversi.

Quello della Cancellieri è solo un atto riprovevole, non commendevole di un esponente del governo (meno male che faceva parte dei tecnici), espressione dell’illegalità diffusa che alberga nel ceto politico amministrativo italiano.

Si tratta di un argomento che può trovare spiegazione solo nel Familismo amorale di una società arretrata di Edward C. Banfield....

Quello della detenzione preventiva è un argomento serio, maledettamente serio se è vero che al 30 giugno 2010 ben il 42,5% dei detenuti era in attesa di giudizio e la loro metà è destinata a essere assolto; se è vero che l’Italia detiene il record Europeo delle carcerazioni cautelari.

Il problema del sovraffollamento carcerario deriva anche, e soprattutto, dalla pletora dei detenuti in attesa di giudizio.

Si tratta di metodo e il problema non si risolve con nuove costruzioni carcerarie o con il riattamento quelle inopinatamente chiuse ma cambiando metodo, con chi determina la detenzione preventiva.

Lo deve risolvere l’Ordine che lo determina pure anche nella sua autonomia.