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b2ap3_thumbnail_LOGO-DEF-1_20181115-190916_1.jpgVenerdì 16 Novembre la Facoltà di Medicina e Chirurgia a Cappella dei Cangiani festeggia i 45 anni di attività nell’Aula Magna “Gaetano Salvatorealla presenza del Magnifico Rettore e della terza carica dello Stato il Presidente della Camera Roberto Fico.

In realtà con la Riforma Gelmini, che nulla a che vedere con la 382/80, l’unica seria riforma universitaria dopo quella Gentile, e il nuovo Statuto dell’Ateneo Federico II entrato in vigore a decorrere dal 23 giugno 2012 le Facoltà sono scomparse sostituite da Scuole e Dipartimenti.

Ma quanti anni compie effettivamente. ça va sans dire, la Facoltà di Medicina e Chirurgia a Cappella dei Cangiani?

 

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SI FA PRESTO A DIRE “TUMORE A CELLULE GIGANTI”.

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Si è letto sulla stampa napoletana, con molto risalto, di un’elegante ricerca “tecnica” regionale pubblicata su un’autorevole rivista internazionale (The American Journal of Human Genetics 98, 275–286, February 4, 2016) circa un gene, indicato con ZNF687, quale possibile responsabile della degenerazione neoplastica (tumore a cellule giganti) associata alla malattia ossea di Paget e, addirittura, come, con l’attuale “scoperta” si possa fare “prevenzione” in tal senso.......

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Un decreto della ministra Beatrice Lorenzin taglia le prestazioni mediche ritenute "inutili", tecnicamente definite “non appropriate”.

Si tratta di un pacchetto di misure, nell’ambito della “spending review” sulla Sanità, per un totale di 6,9 miliardi in tre anni. Sebbene, obiettivamente, la spesa sanitaria incida molto, oltre il 75 per cento nei singoli bilanci regionali, sette miliardi circa, anche se in tre anni, non sono proprio noccioline.

Il decreto fa riferimento soprattutto agli “accertamenti diagnostici” (radiologia e laboratorio) che, in futuro, dovranno essere giustificati scientificamente affermando quindi indirettamente che oggi non lo sono....

 

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LA CARROZZA MINISTRO … METEORA

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Diciamo la verità Maria Chiara Carrozza (1965) non ha mai convinto nessuno.

Disastrosa la sua venuta a Napoli, duramente contestata e la cui unica proposta, Ça va sans dire, fatta agli Atenei meridionali, in qualità di ministro della Repubblica, fu quella del consorzio degli Atenei del Sud, fare una COOP insomma.

Con la caduta del governo Letta è scomparsa, così come la sua collega il ministro Cécile Kyenge, come, peraltro, la professoressa Fornero del governo Monti nota tanto per gli esodati che per il suo “lessico familiare” non nel senso di Natalia Ginzburg ma nel senso di amicizie e familismo.

Meteore, e neanche meteorine.

E, in verità, nessuno sa poi perché mai la Maria Grazia Carrozza sia potuta diventare, ministro, e non di un ministero qualsiasi ma nientemeno di quello dell’Università.

A buona ragione la Carrozza entra di diritto in quel club esclusivo, ma adesso un poco inflazionato, di  quelli “lì per meriti misteriosi” che Marcello Veneziani identifica, salacemente, a proposito del  ministro Cécile Kyenge.

Ma se misteriosa è la sua ascesa al ministero lo è meno la sia ascesa accademica, anche se lo divenire rettore è stato tanto misterioso quanto quello di divenire ministro.

Di seguito riporto un post “La carriera del Ministro Carrozza piena di scorciatoie e aiutini, spunta pure l’università telematica”  … CONTINUA

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QUEL CANDIDATO UNICO AL RETTORATO DELLA FEDERICO II

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All'Università Federico II, la sede di studi universitari laica più antica d'Italia si é eletto il Rettore.

Non è una novità, è già successo.

Le Università sogliono eleggere il proprio Rettore.

Che questo, poi, sia opportuno, cioè che una Comunità tanto ristretta si nomini, in proprio, colui che la presiederà è tutto da discutere e da vedere ma, di fatto, così vanno le cose direbbe il Manzoni.

La novità, e per certi versi l'anomalia, sta nel fatto che nelle elezioni all'Università Federico II c'é un candidato unico.... CONTINUA

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E L’INUTILE CUN … CONTINUA A RICHIEDERE

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Difficile, anche dopo anni, comprendere il significato e definire in senso politico il ruolo de il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), nato nel lontano 1960, con uno dei governi Fanfani, e fino da subito solo parte “residuale” di un più ambizioso pacchetto di proposte di riforme della commissione presieduta da Giuseppe Ermini, fra cui Autonomia e Dipartimenti.

In quella lontana, perduta occasione, una delle tante del sistema universitario, poi ci sarebbe stata la 382/80, il CUN venne ridotto a mero organismo di consulenza del Ministro, un ruolo “facoltativo” da cui non è mai più uscito.

Periodicamente se ne rinnovano le componenti e l’organismo vive momenti di apparente visibilità.

Non è politicamente un “potere forte”, é solo luogo delle esternazioni delle mortificazioni e delle depressioni del sistema universitario espresse, poi, in lunghi e noiosi, inascoltati documenti.... CONTINUA

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UN PERCHE’ IL SUD PERDE CON I SUOI RAGAZZI CHE VINCONO

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Alessandro Barbano, su Il Mattino di Napoli, il 23 Marzo us, nell’editoriale “I ragazzi del sud che vincono i test e il sud che perde” innesca, come ogni articolo “fertile”, un ragionamento... CONTINUA

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I concorsi universitari sono stati, storicamente, sempre almeno “chiacchierati”, se non, addirittura, oggetto di ricorsi e vicende giudiziarie che non hanno risparmiato nomi importanti come quello del figlio dell’attuale Presidente della Repubblica.

Ovviamente l’enfasi di queste vicende col tempo si è andata progressivamente amplificando per la straripante attività dei media, della rete e per il fatto che, a torto o a ragione, il mondo accademico è tout court messo all’indice.

L’ultima tornata, quella delle idoneità, si badi solo idoneità e quindi non “occupazione” di posto ma solo potenzialità a ricoprirlo, è stata “schioppettante”.... CONTINUA 

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DOPO OSCAR GIANNINO CI TOCCA FILIPPO TADDEI

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pubblicato il 31/12/2013 da napoli.com

In previsione delle ultime elezioni politiche, il giornalista Oscar Giannino con l’economista Luigi Zingales, insieme ed altri economisti, danno vita a “Fare per Fermare il Declino” (FID), un movimento politico che mette al centro merito, trasparenza ed onestà.

Alla vigilia delle elezioni un colpo di scena. Luigi Zingales, docente della Chicago Booth School of Business, lascia la formazione politica da lui stesso creata per la scoperta casuale che Giannino avrebbe testualmente "mentito in televisione sulle sue credenziali accademiche, dichiarando di avere un Master alla mia università anche se non era vero".

Difficile distinguere la debolezza umana dalla farsa.

Vuoi per sua natura intrinseca che per questo “accadimento” inizia, praticamente prima di cominciare, il declino di “Fare per Fermare il Declino” formazione accolta, in origine, almeno con simpatia e curiosità....

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MUSSI E QUELLA LAUREA NON CONTROFIRMATA

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Fabio Mussi (1948)  attualmente presidente nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà già Partito comunista italiano, è stato deputato e poi capogruppo del Partito democratico della sinistra e dei Democratici di sinistra e ministro dell'Università e Mussi Fabiodella Ricerca del governo Prodi II (2006) si rifiutò di partecipare alla confluenza dei DS nel Partito democratico.

Il suo ministero dell’Università e della Ricerca cadde tra quello della Moratti e quello, successivo, della Gelmini.

Nessuno di loro sarà ricordato come un riformatore alla stregua di Salvatore Valitutti, salernitano (1907-1992), repubblicano e poi liberale, autore di “Quella legge di riforma universitaria tradita più che non applicata”, unica vera riforma universitaria che, come tale, è stata disattesa, dimenticata come il suo estensore, anche nei pubblici dibattiti.

Si discute oggi molto del possibile, e se verificato improprio, intervento del ministro guardasigilli Annamaria Cancellieri a favore di Giulia Maria Ligresti, figlia di Salvatore, arrestata con tutta la famiglia con l’accusa di false comunicazioni sociali in una complessa vicenda della Fondiaria SAI....

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ALTRO CHE MUSEO DELLA SCIENZA

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All'indomani del "rogo" delle strutture di Bagnoli enfaticamente definite “città della scienza”, mentre sono subissato da appelli e da mail che invitano a versare danari per ricostruire, mentre, praticamente, tutti, sia individualmente che come rappresentanti delle istituzioni locali e anche dello Stato centrale si sperticano a sottolineare l'enorme danno ricevuto della città, dimenticando, ignorando e tacendo con incredibile superficialità, se non complicità, del degrado in cui sono le Langone Camillouniversità della Campania, loro sì vere sedi istituzionali della scienza cioè della “creazione del sapere e della trasmissione critica del sapere” Camillo Langone (Potenza 1962) giornalista e scrittore italiano che scrive per Il Foglio, Il Giornale, Libero, La Gazzetta del Mezzogiorno, controcorrente esprime concetti da alcuni condivisi e, forse, condivisibili, anche se parzialmente, da altri.

Camillo Langone se non è il tuo tipo, lo respingi. Insomma, non lo leggi. “A me come a Orazio basta l’applauso delle prime file”, afferma egli stesso, con dichiarata immodestia» (Marisa Fumagalli).

Riporto di seguito il suo articolo pubblicato su IL FOGLIO QUOTIDIANO del 7 di Marzo 2013………

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Ho postato il 3 febbraio, un commento all’articolo che Giorgio Israel aveva pubblicato il giorno precedente sul IL MATTINO di Napoli dal titolo “Università, fallita la «formula 3+2» ” e l’ho anche riportato integralmente. Il pezzo conteneva molti spunti, come si può facilmente costatare, ma uno, in particolare, la chiusura, mi è sembrato particolarmente amaro: “Sono stato di recente in un'università svizzera neppure di primo livello, e mi sono vergognato nel vedere la qualità delle aule, del campus, dei servizi. Quale rispetto, interesse, attrattiva può suscitare un'istituzione ridotta in uno stato di vero e proprio sfacelo?”.

Purtroppo è un’amara verità. Come potrebbe essere diverso se circa la metà degli atenei italiani spende quasi tutti i fondi in paghe, e il più virtuoso pare che sia il Politecnico di Milano con circa il 70%? Ovviamente non andrebbe sottaciuto il numero degli stessi atenei operanti in Italia che è sessantotto (stana la coincidenza numerica) (Wikipedia), forse troppi se ricordo bene che il Professor Mario Roversi Monaco, rettore in Bologna, ebbe a dire, qualche anno fa, che il PIL Italia poteva permettersi un numero limitato di Atenei da quattro a sei (ma forse ricordo male).

Resta l’affermazione pubblica di Giorgio Israel “mi sono vergognato nel vedere la qualità delle aule, del campus, dei servizi. Quale rispetto, interesse, attrattiva può suscitare un'istituzione ridotta in uno stato di vero e proprio sfacelo?”.

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UNIVERSITA' FALLITA LA FORMULA DEL 3+2

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Israel GiorgioGiorgio Israel (1945) è professore di storia della matematica all’Università di Roma La Sapienza, membro dell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences.

Ho imparato a conoscerlo da IL FOGLIO e poi dal suo blog.

Ieri, 2 Febbraio, ha scritto sul IL MATTINO  di Napoli un articolo che ripropongo integralmente

Università, fallita la «formula 3+2»

 

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Uno “scritto”, dall’ articolo di giornale al romanzo, può avere destini diversi e questo di là dal suo valore e dell’impatto sul pubblico. Dipende da molti fattori, dalla recensione, dall’ appartenenza di chi scrive a “sistemi organizzati”, dai giorni in cui è diffuso, da quanto sia ripreso e commentato, dalla facilità con cui può essere trovato. Indubbiamente il “sistema rete” ha molto facilitato il reperimento di articoli di giornali e taluni siti specializzati aiutano anche a trovare libri “difficili” perché esauriti. Quello dei libri “fuori lettura” è poi uno scandalo. L’editore si trasforma in una sorta di sequestratore senza che il potenziale lettore abbia alcuna possibilità di riscatto. Con la diffusione dei sistemi informatici si potrebbe costringerli  a fare scaricare i testi ovviamente a pagamento. Ricordo il tempo perso per trovare “Uscita di sicurezza” di Ignazio Silone e tuttora non trovo di Alfredo Todisco “Rimedi per il mal d’amore”. Spesso, troppo spesso, poi taluni articoli di giornale che pure sono stati ritenuti, “importanti” vengono dimenticati. Tuttavia essi, come dotati di vita propria, nella memoria individuale cercano di essere ripresi, di essere richiamati, di essere rivalutati e commentati nuovamente alla luce dei fatti sopraggiunti e di esperienze diverse. Questo può essere il caso del bellissimo articolo di Claudio Magris  “LA MIA UNIVERSITA’  SCOMPARSA” pubblicato dal Corriere della Sera il 16 marzo 2004.

L’Autore parla della sua dignità di “vero” Professore Universitario che si dimette anticipatamente, senza se e senza ma, per non essere posto obbligatoriamente a riposo, della mortificazione del suo ruolo trasformato in “budget” su cui famelicamente si avventano un po’ tutti, della mortificazione dei crediti, delle stupide riunioni accademiche dove, con Cèline, non alberga lo spirito.

Lo ripropongo nel giorno in cui seguo il suo gesto, anche io anticipatamente, per la dignità di non essere burocraticamente dichiarato "cessato" dal ruolo….

 

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TRICHINELLA ... CHI MAI SARA' COSTEI ?

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Recentemente è stato riportato dai giornali di una epidemia, circoscritta, da Trichinella (Trichiniasi) per ingestione di carne di cinghiale poco cotta o cruda: 

Non sono certo che se si chiedesse ad uno studente del sesto anno di medicina di cosa si tratti, questi darebbe una risposta esaustiva, ammesso che la dia.

La trichinellosi (Trichiniasi) è una zoonosi parassitaria (intestino inizialmente) causata da un nematode (verme di forma cilindrica) appartenente al genere Trichinella di cui ne esistono più specie e più genotipi.

Da noi, in Italia, insiste la “Trichinella britovi” ma in tempo di globalizzazione bisogna essere cauti.

La Trichiniasi è una zoonosi mai debellata e, piuttosto, “aggirata” dalle migliorate abitudini igieniche sanitarie alimentari che comportano la cottura del cibo e la conseguente morte del parassita.....

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Ai docenti universitari più anziani il disposto numerico 382/80 evoca immediatamente la tanto attesa, per l’epoca, Legge della Riforma Universitaria.

Si trattò di una Legge vera, di una Riforma vera e, in quanto tale organica e dottrinaria (basta leggere i “commentari” che ad essa seguirono). Non quelle strane cose successive, platealmente annunciate, dallo stresso nome ma di diverso, controverso ed incomprensibile significato e contenuto, a firma, purtroppo, improbabile.

La 382/80 tutt’oggi, bella a leggersi, appare inesplorata, incompresa e incompiuta. Sostanzialmente tradita proprio da coloro che avrebbero dovuto usufruirne e divenirne custodi e sacerdoti.

Invece, come, in altre occasioni, divennero solo come i chierici del tradimento di Julien Benda.

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Si sono voluti celebrare, per volontà di pochi, i 40 anni della facoltà di Medicina Federiciana.

Facoltà Logo 40 anniQuesto evento ha ricevuto critiche interne (sommesse) ma anche una pubblica riportata dalla stampa.

In quest'ultima, nella sostanza, al di là di molte sfaccettature, si sostiene che la “logica” della nascita della seconda Facoltà di Medicina e del Policlinico ad essa connesso comportò, di fatto, il prevalere “politico” (a prescindere, quindi, la qualità) delle attività di “diagnosi e cura”, ed il conseguente reclutamento ad esse connesso, su quelle più squisitamente universitarie quali la “didattica e la ricerca”.

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La Legge 240/10, quella delle “Norme in materia di organizzazione delle università...etc”, la riforma Gelmini per intenderci, ha messo al centro della vita universitaria le “libere” aggregazioni di Docenti afferenti a settori-scientico disciplinari omogenei a costituire i Dipartimenti. L'unico vincolo che pone la Legge è il numero minimo dei Docenti afferenti e l'appartenenza a  settori-scientico disciplinari omogenei.

Sulla Legge si sono riscritti gli Statuti delle singole università.

Così anche l'Università Federico II che nel suo Statuto, tra l'altro, a proposito dei Dipartimenti all'Art.29 recita: “Il Dipartimento e' costituito da professori e ricercatori sulla base dell'appartenenza ad una medesima area scientifico-disciplinare ovvero a settori omogenei dal puntUniversità degli Studi di Napoli Federico IIo di vista culturale, didattico e scientifico, secondo i criteri stabiliti nella proposta di costituzione, al fine di condividere un progetto di formazione e ricerca, sul quale esprime parere il Nucleo di Valutazione. Nel progetto vanno individuati i settori scientifico-disciplinari di riferimento del Dipartimento, che devono essere indicati nel Regolamento di funzionamento della struttura.

Opportunamente lo Statuto Federiciano da un lato accoglie il vincolo numerico, addirittura innalzandolo, dall'altro specifica che l'omogeneità dei settori scientifico-disciplinari deve comunque sviluppare un progetto culturale sul quale deve esprimersi il Nucleo di Valutazione e precisa che i settori scientifico disciplinari di riferimento vanno espressi nel  Regolamento di funzionamento. 

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