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TRICHINELLA ... CHI MAI SARA' COSTEI ?

Recentemente è stato riportato dai giornali di una epidemia, circoscritta, da Trichinella (Trichiniasi) per ingestione di carne di cinghiale poco cotta o cruda: 

Non sono certo che se si chiedesse ad uno studente del sesto anno di medicina di cosa si tratti, questi darebbe una risposta esaustiva, ammesso che la dia.

La trichinellosi (Trichiniasi) è una zoonosi parassitaria (intestino inizialmente) causata da un nematode (verme di forma cilindrica) appartenente al genere Trichinella di cui ne esistono più specie e più genotipi.

Da noi, in Italia, insiste la “Trichinella britovi” ma in tempo di globalizzazione bisogna essere cauti.

La Trichiniasi è una zoonosi mai debellata e, piuttosto, “aggirata” dalle migliorate abitudini igieniche sanitarie alimentari che comportano la cottura del cibo e la conseguente morte del parassita.....

Fu Joseph Leidy che nel 1846 dopo aver identificato microscopicamente il parassita dettò la”cottura” della carne del maiale per evitare, appunto, la malattia che, all’epoca, era molto diffusa appunto nei suini. Oggi sappiamo che salatura, essiccamento, affumicamento e cottura nel forno a microonde della carne non assicurano l'uccisione del parassita.

Edema Palpebrale e Trichinella nel MuscoloSchematicamente, rimandando a testi specialistici, si riconoscono due serbatoi da cui l’uomo può contagiarsi uno domestico, rappresentato dal suino, ed uno selvatico costituito fondamentalmente da volpe e lupo e dalle loro prede come i cinghiali (appunto) e i roditori.

I serbatoi principali possono cambiare a seconda della latitudine.

Le mutate abitudini alimentari su base intimistica, nutrizionale (presunta), di importazione o, anche solo “in auge” o di moda hanno introdotto l’abitudine, sempre più diffusa, a consumare cibi crudi, carne e pesce.

E con certe carni può accadere d’incontrare la Trichinella.

Nella fase iniziale si possono avere sintomi gastrointestinali (diarrea, dolori addominali, vomito) dovuti ai parassiti adulti presenti al livello dell’intestino (tenue). Successivamente (a circa una settimana dall’infestazione) prevalgono, a seguito della migrazione delle larve nei muscoli i seguenti sintomi: mialgia (dolori muscolari), febbre, edema facciale e delle palpebre (foto).

Nei casi gravi possono comparire compromissioni cardiache e la malattia può essere mortale.

Se si conosce l’esistenza della malattia (indispensabile), sulla base dei segni clinici si ricerca la conferma con le indagini di laboratorio che rilevano leucocitosi con eosinofilia (fino al 70%), aumento degli enzimi muscolari (CPK). La conferma può essere data da successivi esami sierologici e, infine, anche da un’eventuale biopsia muscolare.

 

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Commenti

  • Administrator Sabato, 12 Gennaio 2013

    "è stato riportato dai giornali DI una epidemia"
    " di cui NE esistono"

    Prof lei scrive davvero molto male l'italiano.

  • paola costa Sabato, 07 Febbraio 2015

    Buongiorno,
    Samo una famiglia che siamo stati infettati dalla Trinchinella per aver mangiato a capodanno probabilmente carne cruda in un agriturismo di Genova. Al momento ci hanno dato cura per 10gg con zentel 2 compresse e deltacortene. Vorrei sapere se il parassita verrà eliminato o quali sono le possibili conseguenze future. Grazie

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