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OLTRE TEVERE LA RICONOSCENZA PREVALE SULLA PRUDENZA

b2ap3_thumbnail_LOGO-Voce-Repubblicana.jpgLa voce repubblicana pubblica un mio articolo sulla circostanza dell'appoggio "poco rituale" che la Chiesa Cattolica ha inteso dare al Professore Monti, attraverso sia i suoi giornali, L'Osservatoree Avvenire, sia tramite il Cardinale di Stato e il Presidente della Conferenza episcopale, per non parlare delle Parole del Vescovo di Roma alla vigilia, nel mentre una parte non di poco momento esprime critiche e aperto dissenso sulle cose fatte dal governo presieduto dal Professore ma soprattutto per quelle virtuose riforme mai iniziate.
L'articolo è di seguito riportato ma comunque visibile andando direttamente sul sito del giornale on line della Voce Repubblicana

Per onestà il titolo originale era quello del BLOG ma quello della redazione della VOCE ne mantiene lo spirito......

 

OltreTevere

Ritorna il potere temporale

di Lucio Palombini*

Il "Collegio del Cambio" è una parte del Palazzo dei Priori a Perugia ed è celebre per la Sala delle Udienze affrescata da Pietro di Cristoforo Vannucci (1448 circa–1523) detto il Perugino o Pietro Perugino, guidato, nel suo lavoro, dall’umanista Francesco Maturanzio (1443–1518).

Il soggetto dell’affresco è la concordanza fra sapienza pagana e sapienza cristiana. Si tratta di un lavoro pittorico complesso ed imponente e in esso, tra l’altro, vengono rappresentate Prudenza e Giustizia sopra sei savi antichi. Infatti la Prudenza è una delle quattro virtù cardinali. Così dette perché hanno funzione di "cardine". L’uomo "accorto controlla i suoi passi" (Prv 14,15). "Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera" (1 Pt 4,7). La prudenza è la "retta norma dell’azione", scrive San Tommaso.

Alessandro Manzoni da fervente credente (Promessi sposi, cap. XlI) mette in bocca al cancelliere Ferrer, che la rivolge al suo cocchiere, mentre la carrozza passa attraverso una folla di dimostranti, diretta al palazzo del Vicario di provvisione assediato e minacciato di morte, per ben due volte la frase "Adelante, Pedro, si puedes" e poi "Adelante, presto, con juicio" proprio per raccomandare attenzione e massima prudenza nell’operare.

Sarebbe ingenuo non immaginare che la Chiesa cattolica una certa influenza nella storia della Repubblica non l’abbia avuta nel dopoguerra se il partito di maggioranza relativa è stato sempre la Democrazia Cristiana. Ma la Chiesa ha sempre mantenuto, per così dire, almeno in apparenza, una sua laicità, una sua indipendenza dalle cose. Operando appunto con prudenza, appoggiando soprattutto il forte partito di Piazza del Gesù che certamente avrebbe vinto le elezioni.

Non c’era mai stato, prima di oggi, un intervento così platealmente palese della gerarchia "terrena" della Chiesa sulle vicende dello Stato italiano come quello dell’editoriale del-l’Osservatore in cui si descrive l’appello del presidente del Consiglio con un invito a "recuperare il senso più alto e più nobile della politica".

E poi il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ai microfoni del Tg1, pur senza far riferimento esplicito al Professore, ha ricordato l’urgenza della "volontà di fare il bene comune". Gli fa eco Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, il quotidiano della Cei, che scrive di condividere "molte delle impegnative cose" del premier uscente, definito "centrista radicale", e Angelo Bagnasco che in apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei, che presiede, apre al Monti-bis: "Il premier continui la sua opera".

Non poteva mancare l’appello del Papa, alla vigilia, "affinché i fedeli abbiano a cura il futuro, già tanto compromesso, del Paese".

Si tratta di un intervento di forte impatto perché coinvolgente non solo le alte gerarchie "politiche" della Santa Sede ma anche, e addirittura, il suo "indirizzo spirituale".

Tutto potrebbe ricondursi ad una riconoscenza nei confronti del professore se il "Fatto Quotidiano" precisa che alla base del "nuovo patto" tra Monti e la Chiesa c’è l’Imu passata nel dimenticatoio, e Vittorio Feltri, sul "Giornale", ricorda l’ultimo "regalo" alla Chiesa da parte del governo Monti: 5 milioni di euro all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, caro ad Angelo Bagnasco, e 12 milioni al Bambin Gesù, ospedale pediatrico caro a Tarcisio Bertone.

Ma è sufficiente una riconoscenza per scardinare la virtù cardinale della prudenza? E’ prudente appoggiare alla cieca neanche un partito ma solo un’agenda peraltro con esiti equivoci nei sondaggi?

Potrebbe darsi che oltre Tevere siano a conoscenza della possibilità che si verifichino fatti miracolosi riportati nei Vangeli come quelli della moltiplicazione dei pani e dei pesci?

Le democrazie occidentali laiche criticano, a ragione, i sistemi dove non c’è separazione fra potere politico e religioso. Da noi, formalmente, il problema parrebbe superato ma sostanzialmente si presenta sotto vesti più subdole come "interferenze" fra Stati.

*Professore Ordinario Università Federico II

 
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