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QUELLE SILENZIOSE MA GRIDATE DIMISSIONI DI GIAN CARLO CASELLI

Magistratura Democratica (MD) è il nome di una delle associazioni di magistrati in cui si articola, al proprio interno, l'Associazione Nazionale Magistrati (ANM).

L’ANM ha un suo Presidente Rodolfo M, Sabelli ed una sua pagina elettronica (http://www.associazionemagistrati.it/).

Anche MD ha anche un proprio Presidente  Luigi Marini ed anche un Segretario Generale Agemda 2014Anna Canepa ed è dotata di una sua pagina web (http://www.magistraturademocratica.it/) nella quale esiste una sezione dal titolo “settimanario ragionato” “Agemda 2014”.

Pare si possa aderire a MD senza aderire alla ANM, ma queste sono norme statutarie e regolamentari. Dall’esterno sembra che in tema di iscrizioni una parte prevalga sul tutto.

Molte organizzazioni culturali e sindacali hanno, in modo lecito e legittimo, un “foglio”, cartaceo o elettronico di dibattito culturale.

A volte, per movimentare tali fogli, volti o nomi noti realizzano in questi interviste o scrivono articoli, esprimono opinioni determinando una sorta di “scoop” che, indubbiamente, favorisce la diffusione e la notorietà della testata....

E’ accaduto, così, che lo scrittore Erri De Luca, ha scritto per il “settimanario ragionato” “Agemda 2014”, come detto parte del foglio elettronico di MD, un testo “forte” e “di parte” in cui lo scrittore fa riferimento agli “anni di piombo che ha vissuto personalmente, da responsabile del servizio d’ordine di Lotta Continua.

Si legge, tra l’altro, “La mia generazione e scesa in coro dentro la rivolta di piazza. Non dichiaro qui le sue ragioni: per gli sconfitti nelle aule dei tribunali speciali quelle ragioni erano delle circostanze aggravanti, usate contro di loro” (http://www.europaquotidiano.it/2013/11/06/larticolo-di-erri-de-luca-che-ha-fatto-infuriare-caselli/#),

Ora che su un foglio, edito per di più, ancorché da una parte, dall’Ordine giudiziario, al di la delle recenti esternazioni delle scrittore e sua partecipazione personale alla vicenda no TAV in val di Susa, dia spazio ad uno scritto che associ o paragoni i tribunali della Repubblica ai “tribunali speciali” è qualcosa che va oltre la libertà di stampa e della libertà di pensiero e di espressione ma entra, e di brutto, quantomeno nella bizzarria e nel cattivo gusto.

La cosa forse sarebbe “scivolata via”, lasciando però il segno, come tante altre vicende del Gian Carlo Casellicostume italiano, se non ci fossero state le dimissioni da Magistratura Democratica di Gian Carlo Caselli di cui era stato uno dei fondatori.

Gian Carlo Caselli, infatti, fu giudice istruttore delle inchieste torinesi contro le Brigate Rosse e Prima Linea colui che ha raccolto le confessioni decisive del pentito Patrizio Peci che portarono allo smantellamento delle Br e alla cattura del gruppo di brigatisti che avevano organizzato e gestito la strage di via Fani, il sequestro di Aldo Moro e la sua uccisione.

Si ha voglia di dire, o volere fare credere, che le sue dimissioni non c’entrano con l’articolo scritto su “settimanario ragionato” “Agemda 2014”da Erri De Luca che Massimo Onofri sostiene coniughi sublime e comunismo.

 

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