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MARGHERITA HACK E IL NUCLEARE

Margherita Hack (1922-2013), è stata un professore di Astrofisica nell’Università italiana.

Margherita HackSarebbe riduttivo circoscrivere la prorompente personalità di Margherita Hack al solo svolgimento della preminente attività didattico scientifica in cui, peraltro, pare, eccelse. E’ stata infatti, anche un’affascinante ed abile divulgatrice scientifica oltre che una persona che si è impegnata nel sociale e nella politica non solo a parole ma anche candidandosi più volte e in modo non ambiguo.

Personalmente sono rimasto sempre molto colpito non solo dal modo semplice e, come tale, dissacrante, con cui affrontava, sorridendo,il tema del sovrannaturale, e, quindi, di Dio e della morte, e delle sue argomentazioni a favore dell’ambiente.

Sono così rimasto stupefatto come, in una sua intervista del 2011, in realtà non troppo pubblicizzata, a testimonianza della sua onestà intellettuale, abbia riproposto una riflessione sul nucleare che di seguito riporto integralmente, spinto, in ciò, da una recente pubblicazione circa la topografia delle centrali nucleari europee e dalla valutazione del debito che, nel rischio prodotto da altri, accumuliamo per l’acquisto di energia elettrica dall’estero ….

Hack sfida gli ecologisti: "Avanti col nucleare"

L'astrofisica, in un'intervista al Giornale.it, sfata molti miti ecologisti: "Compriamo buona parte della nostra energia dai francesi, che la producono con impianti nucleari. E allora perché non dovremmo farlo noi stessi? In questa repulsione al nucleare c'è molta paura e molta ignoranza"

Margherita Hack è una scienziata e astrofisica, fiorentina di origine e triestina d'adozione, una donna d'illuminismo e di razionalità che spesso ha fatto scandalo con le sue opinioni scientiste.

 

Anche questa volta, in un'intervista al Giornale.it, parla fuori dai denti, senza troppi problemi, e si schiera con i nuclearisti. Alla faccia dei suoi amici ecologisti. Lei che non è certo una filogovernativa.

Professoressa Hack, tutti questi allarmi sul nucleare sono esagerati?

"Il nucleare sicuramente ha grossi pericoli che vanno affrontati con una grande serietà, che spesso in Italia manca. Ma va affrontato razionalmente e il caso del Giappone è stato un caso estremo. Noi oggi dal punto di vista energetico siamo completamente dipendenti dall'estero e compriamo energia nucleare dalla Francia".

In Italia il dibattito è aperto e gli scienziati si dividono tra favorevoli e contrari...

"Io credo che il nucleare sia necessario, perché c'è un problema sempre crescente di energia. Però in Italia c'è un problema di conformazione e bisognerebbe scegliere zone non sismiche come la Sardegna".

Quanto c'è di irrazionale in questa repulsione al nucleare?

"Di irrazionale c'è molto, c'è molta paura e c'è molta ignoranza. E fare il referendum dopo l'episodio del Giappone è del tutto scontato..."

Lei cosa voterà al referendum?

"Io credo che il nucleare ci voglia, credo che sia una necessità".

Francesco Maria Del Vigo IL GIORNALE 17/03/2011  

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