Il Rolex, ologramma una corona a cinque punte, è un orologio da polso svizzero molto noto ai più e variamente costoso.

Si tratta di un orologio che, al di là della sua notorietà, agli esperti del ramo non sembra che sia la quintessenza della meccanica orologiaia tanto che molti di loro, a tale proposito, storcono un poco il muso paragonandolo ad altre marche....

 Quando alla fine degli  anni sessanta furoreggiarono, da i libri di Jan Fleming, i film di James Bond la “gente” apprese che il famoso agente 007 di sua Maestà la Regina portava al polso un orologio di 

marca Rolex e, addirittura, stringendone nel palmo, sferrò un pugno da knock down deformandone la cassa. Fu forse il suo boom come quello del Dom Pérignon o del Martini Dry con l’oliva verde al fondo del bicchiere, altri luoghi comuni di 007 e probabilmente fonte di guadagno quale pubblicità neanche tanto occulta per Jan Fleming.

L’orologio Rolex, a prescindere il suo valore, è divenuto con il tempo oggetto di uno status symbol di una certa società e contemporaneamente preda preferita del “furto con destrezza” (scippo) addirittura ad opera di vere e proprie organizzazioni operanti in Italia e all’estero.

Poi, negli ultimi tempi, almeno in Italia, l’orologio pentapuntato, ha fatto il suo ingresso in una certa politica così com’è stato ed è status symbol di una certa società.

Boccaccesche le cronache  della trasferta a Ryad del governo Renzi dove i delegati italiani si sarebbero addirittura accapigliati per dei Rolex, appunto, omaggio dei sovrani sauditi; fu poi il regalo di un Rolex ad un rampollo di Maurizio Lupi, all’epoca ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad interrompere la sua carriera di ministro; sempre due Rolex, questa volta però dichiaratamente “non molto costosi”, hanno interrotto il lavoro della senatrice di Alternativa Popolare Simona Vicari sottosegretario sempre delle Infrastrutture e ai Trasporti.