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SI SONO CHIUSE LE OLIMPIADI DI RIO…. PARLANDO DI QUELLE DI ROMA

Un mondo, sconvolto da guerre guerreggiate o “anomale”, percorso da un fenomeno migratorio senza precedenti di dimensioni bibliche, si “gigioneggia” con i giochi olimpici Rio 2016 come in uno scenario di George Grostz (1893– 1959)……

Vale solo la pena di ricordare che, nell’antichità, i Giochi di Olimpia avevano la capacità di fermare la guerra ove esistente.

Uno spettacolo, quello olimpico, che “va in onda” con fondi “distratti” all’educazione scolastica e soprattutto universitaria in un Paese percorso da gravi fenomeni sociali e fortemente corrotto.

Sovvengono, a tale proposito, le responsabili parole della neosindaca di Roma, I tre treVirginia Raggi che, interrogata, in fase pre-elettorale e con riferimento ai possibili Giochi Olimpici di Roma 2024, ebbe a dire con fermezza e con grande coraggio, considerate le complessive ”condizioni” della Capitale: "Criminale pensare ai Giochi".

Le rispose, all’epoca, il presidente del CONI Giovanni Malagò con parole di “sistema” e come tali senza significato, etico e politico: "Parole umilianti, offensive e incomprensibili”,.

In Brasile, Dilma Rousseff, presidente eletta, è stata sospesa dalle sue funzioni perché sottoposta a procedimento di “impeachment” per corruzione e non ha partecipato all’apertura dei Giochi.

Anche assente era il di lei grande elettore e precedente presidente, Luiz Inácio Lula da Silva detto Lula colpito anch’egli da mandato di arresto sempre per corruzione e di fatto salvato dall’arresto grazie proprio alla  Rousseff che gli ha conferito “last minute” nel suo governo  la nomina di ministro della casa civile.

L’ambiente, così, ha favorito anche l’outsider Patrick Hickey, presidente del Comitato olimpico irlandese, membro del Comitato Olimpico internazionale (Cio) e presidente dei Comitati olimpici europei, che viene arrestato a Rio de Janeiro nell’ambito di un’indagine su una rete illegale di vendita di biglietti per le Olimpiadi, senza dimenticare il diffuso fenomeno del Doping tra gli atleti.

Tornando a Dilma Rousseff e  Lula i due sono a diverso titolo autori dell’ asilo politico e della non estradizione di Cesare Battisti condannato all’ergastolo per quattro omicidi che Arrigo Cavallina, il “cattivo maestro”, così ricorda «Di suo, era un delinquente di non grande calibro. Con me ha creduto di diventare anche politico...».

Chissà se, essendosi recato all’apertura dei Giochi di Rio a spese del contribuente, addirittura con l’aereo presidenziale, gigioneggiando Obama, il nostro presidente del consiglio abbia riproposto il tema/problema Battisti o si sia da solo e con altri gigionato nell’apparire e, chi sa, rifatta pure qualche foto o selfie con amici, vecchi e nuovi.

 

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