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I LAVORI INFINITI CHE PENALIZZANO SOLO I CITTADINI

La vicenda della chiusura della funicolare centrale, per soli “trecento giorni” costituisce, di per se, una storia napoletana e si inserisce “di diritto” nella patologia dei lavori “interminabili” di cui soffre Napoli….


I LAVORI INFINITI CHE PENALIZZANO SOLO I CITTADINI

Pubblicato da IL MATTINO di Napoli il 12 Agosto 2016

La Funicolare centrale ha chiuso dal primo agosto, per circa un anno (trecento giorni come dice laconicamente il comunicato), per ottemperare a lavori di “revisione ventennale generale finalizzati al rinnovo e adeguamento tecnico” previsti in tema di sicurezza dalla legge.

In una città dove la prima pietra della metropolitana collinare venne posta nel lontano Vomero: stazione di arrivo della Funicolare Centrale1975, e i lavori sono tuttora in corso, dove una linea tranviaria iniziata negli anni ’90 non è ancora terminata, e dove la ripavimentazione di una strada, via Marina, cominciati nell’ottobre del 2015 sono tuttora ben lungi dall’essere terminati mentre la via centrale di Mosca, la uliza Tverskaya, già Gorkiy, è stata riasfaltata in un solo giorno, i trecento giorni di stop della funicolare centrale, in realtà, non devono sembrare troppi, anzi addirittura pochi.

A tale proposito è mai giunta notizia che la metropolitana di New York, di Parigi, di Londra o quant’altro sia rimasta chiusa per “soli” trecento giorni? Per non parlare delle giustificazioni circa l’alternativa della Metropolitana collinare, ma la cui frequenza delle corse, a detta dell’amministratore dell’ANM non può aumentare.

Se così è, circa le alternative, allora serve o non serve la Funicolare Centrale con i suoi 28000 passaggi feriali? Avete provato a moltiplicare 28000 x 300? Fa nientemeno 8.400.000 (otto milioni quattrocentomila) che sono gli euro che perde l’azienda ANM. Ma quale azienda al mondo può permettersi di iscrivere a bilancio l’aggiudicazione di una gara di appalto per un importo complessivo di 7.131.483 euro (iva esclusa) a fronte di una perdita di incasso di circa 8.400.000 euro?

Non si nega in alcun modo l’opportunità, la necessità dell’intervento, peraltro “prescritto” per Legge, ma, piuttosto, si argomenta sulla sua pianificazione, certamente in asse storicamente con la politica dei lavori pubblici a Napoli, certamente rispettosa delle esigenze della ditta “concessionaria”, ma molto meno con quelle del cittadino utente e dell’immagine della città. E a tale proposito non può non colpire il silenzio assordante delle istituzioni e delle associazioni.

E dopo le 17, e per tutta la notte, invece, il rumore dei lavori in corso nella Funicolare impedisce il sonno agli abitanti delle case circostanti.  

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