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TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI MA ALCUNI SONO PIU' UGUALI DEGLI ALTRI

La Legge 240/10, quella delle “Norme in materia di organizzazione delle università...etc”, la riforma Gelmini per intenderci, ha messo al centro della vita universitaria le “libere” aggregazioni di Docenti afferenti a settori-scientico disciplinari omogenei a costituire i Dipartimenti. L'unico vincolo che pone la Legge è il numero minimo dei Docenti afferenti e l'appartenenza a  settori-scientico disciplinari omogenei.

Sulla Legge si sono riscritti gli Statuti delle singole università.

Così anche l'Università Federico II che nel suo Statuto, tra l'altro, a proposito dei Dipartimenti all'Art.29 recita: “Il Dipartimento e' costituito da professori e ricercatori sulla base dell'appartenenza ad una medesima area scientifico-disciplinare ovvero a settori omogenei dal puntUniversità degli Studi di Napoli Federico IIo di vista culturale, didattico e scientifico, secondo i criteri stabiliti nella proposta di costituzione, al fine di condividere un progetto di formazione e ricerca, sul quale esprime parere il Nucleo di Valutazione. Nel progetto vanno individuati i settori scientifico-disciplinari di riferimento del Dipartimento, che devono essere indicati nel Regolamento di funzionamento della struttura.

Opportunamente lo Statuto Federiciano da un lato accoglie il vincolo numerico, addirittura innalzandolo, dall'altro specifica che l'omogeneità dei settori scientifico-disciplinari deve comunque sviluppare un progetto culturale sul quale deve esprimersi il Nucleo di Valutazione e precisa che i settori scientifico disciplinari di riferimento vanno espressi nel  Regolamento di funzionamento. 

Tutto semplice, lineare condivisibile. 

Ma ecco il gioco di prestigio. 

Con un criticabilissimo meccanismo "interpretativo" un settore scientifico disciplinare, ancorché espresso nel Regolamento di funzionamento del Dipartimento, e, pertanto, a norma di Statuto, di riferimento, per essere “veramente” di riferimento deve rappresentare almeno il 20% del numero dei professori e ricercatori di quel settore scientifico-disciplinare. 

Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri ha scritto Eric Arthur Blair (1903 –1950) nella Fattoria degli Animali.

Qui, il concetto si applica bene perché questa percentuale non prevista né dalla Legge né dallo Statuto, ha il grande “merito” di colpire solo i raggruppamenti disciplinari oltre una certa soglia. 

E poi si parla di leggi “ad personam”. Colpisce dolorosamente il generale silenzio dell'Ateneo di fronte a tale gravissima “forzatura”.

Scriveva Nietzsche: «Lasciare accadere un male che si può impedire vuol dire praticamente commetterlo».

 

 

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