Un ospedale di Emergency a Napoli. Sorgerà di fianco al parco pubblico Fratelli de Filippo inaugurato a fine novembre a Ponticelli. Lo ha anticipato il sindaco Luigi de Magistris durante la visita in Galleria Umberto alla mostra-mercato d’artigianato di prodotti realizzati dai detenuti negli istituti penali della Campania.  (fonte REPUBBLICA Napoli).

Non è stato rilevato da alcuno il nefasto significato politico di questa affermazione.

Si legge, infatti, sul sito di Emergency che la stessa “è un'associazione italiana indipendente e 

neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà”.

Dichiarare che il comune asseconderà l’apertura di un presidio Emergency piuttosto che predisporre un presidio laico ospedaliero del SSN, al di la dell'aspetto mediatico, equivale a disingaggiarsi dai problemi di Scampia, e dichiarare quel quartiere zona di guerra, per di più povero, da cui per certi versi lo Stato, nelle sue articolazioni, prende le distanze e dichiara la sua inefficienza affidandolo, per certi aspetti, ad una organizzazione onlus.

Il fatto che in Italia ci siano due ambulatori a Palermo e Marghera e due cliniche mobili (fonte sito Emercency) amplifica solo il problema.