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EPPURE C’E’ CHI AVEVA CONSIDERATO LA SENTENZA MEDIASET ALMENO UN SEGNO PROMONITORE

Ci si interroga con petulanza circa la sopravvivenza del governo Letta.

Si registra la timorosa inquietudine del Presidente “Non sia aperta una rischiosa crisi di governo” cui fanno eco le ripetitive e poco fantasiose partitiche argomentazioni dei rappresentanti del PD, del PDL e dei rappresentanti del M5S....

Anche la stragrande maggioranza dei commentatori dei media non sembra avere una visione critica ed autonoma del problema ma, piuttosto, una rappresentazione di maniera se non Piero Sansonetti Calabria Orapregiudiziale.

Si accusa il clima ricattatorio che sviluppa una parte politica ma si tace la continua minaccia di destabilizzazione economica con cui il governo cerca di sopravvivere: Saccomanni: «Se il governo cade ripresa a rischio» .

Eppure, all’indomani della sentenza Mediaset, in pieno governo larghe intese, navigatori di lungo corso, come Piero Sansonetti, avevano disegnato lucidamente lo scenario che, di fatto, di li a poco, si sarebbe  delineato come conseguenza della sentenza.

Si tratta di un articolo postato su GLI ALTRI e da me riportato già integralmente dove, fra l’altro, si legge “Davvero c’è qualcuno che crede che questa sentenza non avrà conseguenze politiche? O è un folle o è un ipocrita. La politica italiana è terremotata, letteralmente, da questa sentenza, essenzialmente per due ragioni che provo a illustrare.

La più scontata. La condanna contro Berlusconi esaspererà gli anime delle parti più oltranziste del Pd e del Pdl. Sotterrandone le componenti moderate e governative. Il Pd non reggerà l’urto della sua pancia giustizialista, specialmente in una fase precongressuale, ne sarà travolto e dovrà rinunciare al moderatismo di Letta. Il Pdl altrettanto. Il movimento di Grillo soffierà sul fuoco, mettendo il Pd alle strette.”

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Taggati su: Magistratura Politica
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Commenti

  • angelo d'amore Sabato, 07 Settembre 2013

    io penso che una crisi non convenga a nessuno. napolitano non sciogliera' le camere comunque. berlusconi non sara' seguito da tutti nel suo disegno incendiario, ostacolato dai suoi familiari nella realizzazione dello stesso. parte del pdl sara' tentato di dare nuovamente fiducia a letta. nel pd eventuali elezioni anticipate metterebbero in crisi l'organizzazione dell'ennesimo congresso.
    l'inquietudine del presidente sta forse nella presa di coscienza che la ripresa e' assai lontana a prescindere dal quadro politico.
    un ciclo e' finito. in italia non esiste piu' una destra. la sinistra e' un laboratorio permanente. l'assurdo che questi esponenti, con l'aiuto di un gruppo di saggi o presunti tali, vorrebbero cambiare anche la ns costituzione. quando il caos e' diffuso, per mezzo di costruiti "distrattori", le menti lucide cercano di imporre le proprie regole...

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