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UN PAESE CHE NON SA STARE A GALLA

Il 28 Gennaio cadono due ricorrenze … in un paese che non cambia e purtroppo peggiora .


I Caduti di Brema e Dino BuzzatiNel 1966 in un incidente aereo persero la vita i componenti di una giovanissima selezione della nazionale italiana di nuoto (Bruno Bianchi, Dino Rora, Sergio De Gregorio, Amedeo Chimisso, Luciana Massenzi, Carmen Longo, Daniela Samuele, l'allenatore Paolo Costoli e il giornalista RAI Nico Sapio) diretti al meeting di Brema, uno dei più prestigiosi eventi della stagione.

Bubi Dennerlein ebbe a commentare che quella era la generazione del cambiamento. "Il nuoto si stava evolvendo, il lavoro in piscina diventava più intenso, quella nazionale molto dotata e moralmente sana, stava diventando grande e fu spezzata."


Nello stesso giorno, sei anni dopo, nel 1972 si spense a Milano Dino Buzzati giornalista e pittore. Ma anche e, forse, soprattutto, scrittore tra cui il “Deserto dei Tartari”, da cui Valerio Zurlini trasse il film omonimo, e “I miracoli di Val Morel”, da poco ristampati.


I due eventi, diversi e distanti, sono in certo senso uniti oltre che dal giorno perché per quei giovani atleti lo stesso Dino Buzzati scrisse un articolo con il titolo "I Puri" avvicinando la tragedia di Brema a quella di Superga del 1949 in cui scomparve il grande Torino.
Ricordava che a Superga era morta una squadra che tutti conoscevano, "i più forti calciatori d'Italia", mentre questi ragazzi chi li conosceva? "Non erano né ricchi né famosi. A guardare le loro foto fanno tenerezza e pietà. E poi l'Italia era a seguire Sanremo, una gara di nuoto in un paese che non sa stare a galla, non era così interessante".


Purtroppo già nel 1966 Dino Buzzati parlava di “un paese che non sa stare a galla”.

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