Ho la sensazione che Curzio Maltese non stia simpatico.

A pelle non lo è bisogna riconoscerlo, forse nel privato sarà altra cosa ma, tranne che nei film, o nei trattati di psicologia, la doppia personalità non è frequente.

Viene oggi irriso per il fatto che prenderebbe due stipendi, l'uno dal giornale dove scrive, Repubblica, e l'altro dall'europarlamento.

Parrebbe anche che il “nostro” si sia trincerato dietro il fatto che la Legge non lo vieti il che non impedisce, anzi, ad Alberto Saletti  di scrivere su IL FATTO “Estrema sintesi di una cultura paralegalitaria e ottusa che dovrebbe inorridire chiunque”....

Si può e si deve essere d'accordo sul concetto generale della cultura “paralegalitaria”, spesso deviata e deviante, stupisce che la si invochi per Curzio Maltese o meglio solo per lui.

In Italia pare che molto se non tutto sia molto paralegalitario ma questa cultura non viene mai, o quasi mai, indicata né come “patologica”, né quando ne usufruiscono i molti altri.

Abbiamo assistiti attoniti, e parlo solo dell'ultimo esempio, alla liquidazione milionaria dell'AD della Ferrari che dovrebbe andare all'Alitalia. Solo poche parole di convenienza.

E se si parla di doppi stipendi perché non si dice anche delle doppie e triple pensioni dei politici di ogni ordine e grado, del loro arricchimento, anche tutto ciò parrebbe consentito dalla Legge.

In verità forse manca il senso dello Stato.

E se fosse anche questo un aspetto introdotto dal Berlusconismo.

Anticamente, nella prima repubblica, prima dell'illegale, contra Legem, veniva l'opportuno.

Dopo la quattordicesima votazione a vuoto per l'elezione dei due membri della Corte Costituzionale, nessuno fa un passo indietro, anche questo la Legge non lo impedisce, anche questo non é forse paralegalitario?

Ma che c'entra allora Curzio Maltese? Lui come gli altri... i tanti altri... a cominciare dalle massime cariche presenti e passate.

Ma che forse Curzio Maltese è solo più .. Tsipras?