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DALL’ALTRA PARTE … OVVERO DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA

E’ difficile credere alle parole del Presidente quando afferma “… dagli italiani un voto per la stabilità …”.

Alle appena concluse elezioni europee l'affluenza alle urne è stata del 58,68%, con 28.908.004 votanti su 49.256.169 aventi diritto.

C’è stato, cioè, un astensionismo pari al 41,32% che poco non è, pur trattandosi di una elezione meno sentita nel Paese dei comuni.

Fra i voti, poi, espressi al seggio ci sono state ben 577.856 schede bianche (1,99%), addirittura 954.710 schede nulle (3,30%), e 3.691 (0,01%) schede contestate e non assegnate.... CONTINUA

Questo significa che la percentuale di quella quota che pur votando, a diverso modo, non ha espresso voto è il 5,3%, superiore alla soglia del 4% utile per entrare nell’europarlamento, e di Punto di vistagran lunga superiore ai deludenti risultati del Nuovo Centro Destra (4,38%) e della Lista Tsipras (4,03%) che, forse, sta ad indicare solo la percentuale i quelli di sinistra puri e duri, privi, oramai, anche di Gennaro Migliore e Niki Vendola sempre più attirati dal fascino del “governo”.  

Sommando adesso la percentuale di coloro che pur votando non hanno espresso voto a quella dell’astensionismo “puro” si ottiene un “sontuoso” 46,62% che brucia, e con distacco, perfino il Partito Democratico con il suo 40,81% con il quale ha provocato quello tzunami politico, ridimensionando il M5S, Forza Italia e, addirittura, prosciugando la Lista Civica del sobrio Monti e della sorridente Stefania Giannini, ministro dell’istruzione.

Un redivivo Occhetto ricorda dall’esilio la sua Bolognina, quella affondata da Forza Italia.

Nessuno si pone il problema chi possano essere questi 21.884.422 di individui, pari al 46,62%, dell’elettorato, del perché non votino, o, comunque, non abbiano dato preferenze al seggio o l’abbiano data sbagliata.

E’ applicabile il concetto di maggioranza silenziosa?

E se fossero persone che, invece, stanno bene in questo Paese, proprio così com’è messo (o almeno descritto), con disoccupazione, tasse e povertà?

E come mai?

A cosa sono dediti o interessati?

Che attività svolgono?

E’ poi vero quello che dicono i media?

Può una simile massa critica essere liquidata con la acritica, superficiale e sola etichetta della disaffezione al voto e alla politica?

Nessuno pensa ad una loro possibile movimentazione?

In termini di bilancio qual è la percentuale che un’azienda può tollerare come perdita prevista, ovvero quella dell’asporto in un supermarket?

Senza essere esperti del campo economico aziendale non è certamente il 46,62% del fatturato o della giacenza nei banchi del supermarket.

L'espressione giornalistica maggioranza silenziosa (silent majority) fu usata negli Stati Uniti verso la fine degli anni sessanta per indicare una larga parte di cittadini americani che, non partecipando attivamente alla vita politica, non esprimeva la propria opinione sulle grandi scelte del paese per condivisione dell’operato dell’amministrazione, e se da noi fosse solo per opportunità e convenienza?

 

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