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I DIVERSI ASPETTI DEL “LEAVE”

Veramente c’è chi realisticamente, intendendo con ciò con consapevolezza culturale, si sia veramente meravigliato del risultato referendario realizzatosi in Gran Bretagna?

Chi oggi lo fa sinceramente fa un poco tenerezza così come fa sorridere il giudizio tra Cameron e Juncker il "tranchant" e il "cortigiano" che quella inglese si e' trattata di una scelta "sbagliata" che, probabilmente, avrebbe così definita anche la scelta di Winston Churchill allo strapotere della Germania Hitleriana. A tale proposito, in Italia e in Europa, in generale, è molto diffuso il convincimento che la Germania, con l’accondiscendenza di molti piccoli stati, stia cercando di realizzare con la moneta ciò che non riuscì alla Wehrmacht.

Ma la  più antica democrazia dell'Europa e del  mondo, i nipoti di quello che fu il più German Dominancegrande impero coloniale della storia, la nazione che non ha mai perso una guerra, che dal 1921 “occupa” l’ULSTER irlandese, che nel 1982 per un gruppetto di isole sperdute, le Falkland-Malvine, ancorché strategiche, non si fece remore a fare una guerra con l’Argentina, poteva mai durare asservita a "stato membro" di un caravanserraglio a trazione tedesca com’è, purtroppo. attualmente la UE?

C’è qualcuno che abbia assistito a Wimbledon (vecchio stadio vittoriano) a un incontro della nazionale di calcio, dei "leoni di Wimbledon", ed abbia ascoltato "atterrito" all'incitamento "Shell we go"? E, restando in metafora, c’è qualcuno che ricordi che, a torto o ragione, la nazionale inglese di calcio fino al 1966 non partecipò mai ai campionati mondiali di calcio perché', sempre a torto o ragione, si ritenevano i "maestri" del calcio, anzi del “foot ball”?

Si Cameron avrà agito per miope tornaconto politico personale quando, nel 2014, all’indomani dell’appoggio di Angela Merkel al popolare Jean-Claude Juncker, ebbe a dire, secondo Der Spiegel, «Con Juncker presidente, la Gran Bretagna uscirà dalla Ue»,  e ha indotto nel 2016 il referendum ma se la maggioranza della Gran Bretagna ha votato per il “Leave” qualcosa vorrà pure dire.

E da oggi nulla sarà più come prima in tutti i sensi.

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