Perdonate ma, nel Napoli “attuale”, a mio parere, il vero "fenomeno" resta Marek Hamsik, "Marekiaro" per i suoi tifosi, fra cui mi annovero.

Se si scorre la classifica dei marcatori di tutti i tempi Hamsik si colloca al decimo posto con 67 reti, a soli tre goal da Cané e Vinicio e, addirittura, a solo sette dal sempre elogiato Beppe Savoldi, e ha anche solo trenta gol in meno dell’altro osannato "fenomeno" Edinson Cavani detto Matador.

Senza tenere conto dei suoi assist.

Dicono che Marek si distragga durante la partita, che manchi nei momenti difficili e nelle gare importanti: figuriamoci se non si distraesse o non mancasse. E in campo gioca pure in posto diverso da quello che fu di Canè, Vinicio, Savoldi e oggi di Cavani punteri che, in diverso modo, hanno rappresentato e rappresenta il terminale del gioco della squadra. A tale scopo basterebbe vedere chi altri della squadra s'iscrissero e s'iscrivono nella classifica marcatori.

Andrebbe anche notato che Canè segnò tanto solo con il suo "mentore", il petisso Pesaola, che se lo inventò ala tattica, mentre Vinicio e Savoldi segnarono sempre, anche indossando maglie diverse. Addirittura o' lione Vinicio andò a vincere in quel di Vicenza una classifica marcatori che lo portò all'Inter.

Cavani e Hamsik da quando e come giocavano nel Palermo e nel Brescia hanno fatto, a Napoli, enormi progressi tecnico-tattici e comportamentali, ma nelle loro nazionali sono inguardabili.

Ricordando Kakà, e anche Lavezzi, al loro posto ci penserei a cambiare squadra.

Comunque, noi appassionati, avendo dato l'addio  "a isso”, l’innominabile, il più grande di tutti e di tutti i tempi" ce ne faremo una ragione e lo stesso vale anche per l’amletico mister che pure li impiega tanto bene.