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NON ABBIAMO IL DIRITTO DI LAMENTARCI

Quello Letta è indicato in assoluto, e cioè, senza distinzioni tra cosiddetta prima e seconda o terza repubblica che sia, se non il peggiore, come tra i peggiori governi della storia della Repubblica.

Questo giudizio scaturisce, probabilmente, fino dal modo del concepimento del governo stesso che viene visto come pura espressione del “potere” politico del palazzo, catalizzata, purtroppo, dal Presidente, a sua volta, non appagato dalla “inusuale” rielezione 

Poi la composizione: larghe intese…..

Cioè la presenza nel governo di esponenti politici che, in base ai numeri del risultato dei voti, circa metà dell’elettorato non avrebbe mai voluto al governo, e, per di più, con l’esclusione, solo in parte autoesclusione, di quel movimento (M5S) che, in Governo Letta in originetermini di voti e novità politica, è stato, secondo i media, il vero vincitore dell’ultima competizione elettorale. Cosa da vecchio arco costituzionale.

Se si sondasse, come fanno i pagatissimi “sondaggisti”, che opinione ha la gente circa l’operato del governo a tutt’oggi, la risposta sarebbe negativa eppure questo non impedisce al premier di affermare “da oggi cambio di passo”.

Ma il cambio di passo presuppone comunque un marciare.

Invece, a tutt’oggi, l’azione di governo è stata solo tasse solo tasse, ingegneria di bilancio, con episodi “farseschi” come l’abolizione dell’IMU e l’introduzione, in sua vece, di un sostituto d’imposta più costoso; e, poi, come se non fossero bastati gli “esodati” della Fornero del governo Monti, ecco che il governo Letta inventa il caos sugli scatti di anzianità degli insegnanti (150 euro mensili senza uno straccio di parola sul Fiscal Compact e dei possibili 40 50 miliardi all’anno ad esso collegati da restituire a partire dal 2015), con la collegata infantile non assunzione di responsabilità tra i ministri Saccomanni e Carrozza cioé, tra Mef e Miur.

E poi le incommentabili vicende Cancellieri-Ligresti, l’interesse paesano della De Girolamo per un bar dell’ospedale Sacro Cuore Fatebenefratelli di Benevento, la Cécile Kyenge il suo "ius soli" e la vicenda delle famiglie italiane in Congo, la Bonino, laica e con radicali posizioni religiose, che appare in Iran vispa e gioiosa che giocherella con il velo mentre i barconi dei migranti continuano ad arrivare e i marò sempre in India, minacciati di morte.

Ha ragione il comico, Beppe Grillo, quando nel messaggio di fine anno ha affermato, tra l’altro “Avete ancora il coraggio di votare per chi ha rovinato il Paese? Continuate a farlo se volete, ma non vi lamentate allora. Non ne avrete il diritto”.

Così, infatti, poiché al peggio non c’è mai fine, si comincia  a parlare di un Letta bis.

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