Lucio Palombini.....Blog

Pubblicazioni

Il Caso del Mese

Calendario

Loading ...

Foto

Blog Achivio

Inviato il

I DUE COLONNELLI OVVERO LETTA E RENZI

I due colonnelli (1962) è un divertente film commedia diretto dal regista Steno con Walter Pidgeon e il celeberrimo Totò. La storia si svolge, nell’ultima guerra, in un paesino del fronte greco albanese avente come “leitmotiv” l’occupazione e la rioccupazione dello stesso paesino da parte delle truppe italiane comandate dal colonnello Di Maggio (Totò) e inglesi, a loro volta, guidate dal colonnello Henderson (Pidgeon).

Sembra che anche il PD in questo momento abbia due colonnelli l’uno Enrico Letta capo del governo, l’altro Matteo Renzi segretario del partito. Il primo “nominato” dal Capo dello Stato, il secondo divenuto tale con una straripante vittoria delle “primarie” cioè di una elezione, ancorché Renzi Matteolimitata.

Consapevolmente o meno si sono messe le basi di una crisi a distanza e Letta non l’ha evitata con logiche e strategiche dimissioni.

E, com’era da attendersi, é il neosegretario che appare il più “effervescente” "Dettiamo noi l’agenda stavolta",: "Nessuno vuole prendere posto di Letta", "Se il presidente del Consiglio vuole cambiare qualcuno lo cambi se vuole rifare il governo lo rifaccia" ma subito dopo "Il rimpasto per me non è all’ordine del giorno", "ci saranno impegni concreti da realizzare o non si sa mai cosa si fa e si fanno le figuracce fatte già nel caso dell’Imu, il caso più emblematico" sono fra le bordate di maggiore impatto espresse a tutt'oggi.  

Matteo Renzi, probabilmente, sente che l’investitura a segretario ottenuta con il voto delle primarie gli da un vantaggio di fatto incolmabile nei confronti del capo del governo che, invece, l’investitura l’ha ottenuta, in modo peraltro discusso, dal capo dello stato.

Oltre a ciò il sistema elettorale attuale, legittimo o illegittimo che sia, prevede che governi con il suo leader la coalizione che ha vinto le elezioni.

Orbene Letta non è il leader elettorale del PD, lo era Bersani che era il segretario. Oggi il segretario è Renzi.

E Renzi che lo ha capito vuole che lo realizzino gli altri, forse compreso il Capo dello Stato.     

Last modified il
0

Commenti