Se n’è andato Roberto Gianani.

Amico caro di gioventù a Ischia, che aveva poi abbandonato per la dirimpettaia Capri, e altri interessi. Di lui ricordo i capelli, foltissimi e ispidi che l’acqua di mare non penetrava ma restava in superficie come gocce, di fatto senza bagnarli.

Alle amiche del tempo, inizio anni sessanta, uscito dall’acqua, chiedeva sempre un pettine che era rifiutato perché, a causa dei suoi capelli, il rischio che si spezzasse era altissimo.....

L’ho sentito recentemente, c’eravamo persi di vista da quegli anni oramai lontani, pur essendo a conoscenza delle sue attività, a causa della sua malattia.

Non aveva bisogno di una diagnosi che aveva, voleva sentire un “vecchio” amico che, essendo nella medicina, gli dicesse la verità e se il percorso che stava facendo fosse corretto o avesse bisogno di aggiustamenti.

L’ho rincuorato non sottovalutandogli in nessun modo l’estrema gravità del suo male.

E’ stato bello e penoso risentirlo.

Roberto mi spiace per lo spaghetto a Vietri. Ti sia lieve la terra.