I concorsi universitari sono stati, storicamente, sempre almeno “chiacchierati”, se non, addirittura, oggetto di ricorsi e vicende giudiziarie che non hanno risparmiato nomi importanti come quello del figlio dell’attuale Presidente della Repubblica.
Ovviamente l’enfasi di queste vicende col tempo si è andata progressivamente amplificando per la straripante attività dei media, della rete e per il fatto che, a torto o a ragione, il mondo accademico è tout court messo all’indice.
L’ultima tornata, quella delle idoneità, si badi solo idoneità e quindi non “occupazione” di posto ma solo potenzialità a ricoprirlo, è stata “schioppettante”.... CONTINUA
Riferendosi ai fatti dell'Ucraina il Presidente Obama ha affermato, tra l'altro, "la libertà non è gratis" con specifico riferimento all'Europa a non ridurre le spese militari.
Non può non considerarsi che questa affermazione evoca fortemente la delicata questione dell'acquisto degli aerei militari F35.
A tale "passaggio" politico, e non solo, il nostro presidente del Consiglio ha risposto in modo tra il gigione e il provinciale: "Yes we can vale anche per noi"...CONTINUA
Nel fine settimana sulla stampa sono comparsi eventi che meritano una riflessione....
L'espressione "convergenze parallele", attribuita, ma sembra solo attribuita, ad Aldo Moro, è, per la lingua italiana, un ossimoro, cioè due parole in antitesi, e, per quelli di una certa età, ha rappresentato l'emblema del surrealismo politico, la quintessenza del suo astrattismo nella cosi detta prima repubblica….
In principio sesso era distinzione: maschile e femminile.
Poi quando fare l’amore divenne fare sesso allora la distinzione fra i sessi divenne genere: maschile e femminile.
Successivamente fu chiaro che la distinzione dei generi in due sole specie era troppo manichea perché, tra le due, esistono, di fatto, condizioni, per così dire “intermedie” e non si comprende perché tali condizioni debbano, o comunque possano, essere ascritte solo come sottospecie ai due generi estremi.
Sono, comunque, rimasti solo due generi, almeno nella terminologia ufficiale....
In occasione della sua designazione, e prima ancora delle consultazioni politiche, Matteo Renzi, rispondendo “oltre la porta” alle domande dei giornalisti, ebbe a dice di essere pronto a ricevere suggerimenti e consigli per un nome di prestigio.
Si trattò di un’uscita forse non pensata ma certamente incauta, imprudente ambigua e foriera di problemi a venire.
In questo blog è stato sottolineato, per tempo, “resta solo da vedere il suggeritore o il consigliere, l'entità del suggerimento e del consiglio, senza dimenticare il nome di prestigio”....
Durante l’ultimo incontro di calcio fra Roma e Inter, svoltosi a porte praticamente chiuse per le “stupide” intemperanze non più del pubblico ma del “popolo” romanista, Daniele De Rossi, il forte giocatore della Roma e della Nazionale, ha rifilato un “colpo proibito” a Mauro Icardi, attaccante dell’Inter, più noto per la compagna Wanda Nara, già compagna di Maxi Lopez, che per i goals...
'O peggio surdo è chillo ca nun vo' sèntere (il peggior sordo è quello che non vuole sentire) recita un antico adagio della saggezza, della grande sopportazione popolare napoletana.
Dopo Ernesto Galli Della Loggia (Corriere del Mezzogiorno «Sbaglia chi pensa che il ritardo del Sud sia dovuto all'Unità d'Italia») ci si è messo anche Mario Adinolfi (Il Mattino. “La crisi del Sud e la retorica della colpa”) ad argomentare, anche lui a suo modo di parte, sulla questione meridionale.
Mario Adinolfi come Galli Della Loggia Professore Universitario è, inoltre, editorialista del giornale quotidiano “Il Mattino” oltre che dell'“L’Unità”.
Se dopo Ernesto Galli Della Loggia anche Mario Adinolfi, all’indomani dell’annessione “militare” allo Stato Sabaudo, non parla del saccheggio economico del “Regno”, ed escludendo che entrambi non sappiano di questa circostanza di non poco momento, significa che entrambi ne tacciono scientificamente, cioè come quelli che non è che non sentono ma fingono di non sentire....
Ernesto Galli della Loggia (1942) è professore universitario, prima a Roma poi a Perugia e poi, ancora più a nord, a Milano, storico e giornalista italiano, editorialista del Corriere della sera.
Apoditticamente, scrive, sul Corriere del Mezzogiorno del 05.Marzo.2014, «Sbaglia chi pensa che il ritardo del Sud sia dovuto all'Unità d'Italia».
Galli Della Loggia non è mai intervenuto, almeno recentemente nella edizione napoletana del Corriere della Sera...
Se non proprio inosservato, é passato sotto silenzio e con poca enfasi nei media il fatto che, segretario Matteo Renzi, la direzione del PD ha votato, praticamente all'unanimità, l'ingresso del PD nel Pse ( 121 favorevoli, due astenuti ed uno contrario -Fioroni).
A pensarci bene la cosa non é proprio secondaria, anche se nel modesto scenario delle “faccenducole” (politica) italiane...
Chi è abituato a prendere la parola in pubblico sa che al termine, di quello che in gergo si chiama intervento, alcuni o molti si complimentano.
Se, però, fra questi c’è persona di poco peso o che, notoriamente, ha idee e comportamenti diversi, allora si fa largo l’idea che l’intervento appena concluso possa essere stato sbagliato.
Insomma un poco come “Tìmeo Dànaos et dona ferentis” (Eneide Libro II, 49) parole che Virgilio mette in bocca a Laocoonte per cercare di convincere i Troiani a non fare entrare il famoso cavallo di Troia nella città.
Lo dovrebbe sapere Matteo Renzi se non per sensibilità politica almeno per formazione classica (Liceo)...
Cazzeggiare è verbo recente, non appartiene alla buona etichetta ma è disinvoltamente usato per definire il “parlare a vanvera”, il “fare discorsi oziosi” e soprattutto il “lasciarsi andare a chiacchiere superficiali su argomenti seri” (Corriere della Sera, Dizionari, Si dice o non si dice?, Hoepli Editore).
Si applica nell’uso dovunque c’è un comportamento inconcludente, come, ad esempio, nei governi tecnici che si stanno susseguendo, prima Monti poi Letta, che, nei confronti della disoccupazione giovanile, avrebbero dovuto almeno, se non risolvere, almeno addolcire il fenomeno con una brusca inversione di tendenza...
La nomina di Pier Carlo Padoan al Mef è “Una garanzia per Bruxelles e la Bce. Prevale la linea della continuità” scrive Repubblica “ma se la linea economica resta quella del governo Letta, valeva la pena di fare tutto questo casino?” chiosa Piero Sansonetti su GLI ALTRI.
Più procedono le cose più quella cui stiamo assistendo resta una storia interna al PD, cioé da quando Matteo Renzi ha scalato la segreteria dello stesso ed ha trasformato Letta in uno “zombi” che si trastullava in viaggi e presenzialismo da premier, al punto che il Presidente Napolitano ebbe a dire, in modo molto poco presidenziale, "La parola ora sta al Partito democratico" si badi non alle Camere...
Agli osservatori attenti non é sfuggito come ci sia stata recentemente una brusca “virata” nella caduta e nel varo dei governi italiani, dal momento che si è passati, per così dire, dalla liturgia “parlamentare” alla liturgia “quirinalizia” con tanto di gradimento del Capo dello Stato.
E ciò è tanto vero che alcuni parlano di “presidenzialismo strisciante”, cioè di un presidenzialismo che si realizza di fatto al di fuori di un vero provvedimento parlamentare di riforma dello Stato.
E questo senza sapere se, effettivamente, in Italia, il “popolo sovrano” voglia orientare lo Stato in senso Presidenziale, e, in tal caso, forse, per saperlo ci sarebbe da usare “opportunamente” lo strumento referendario come già si fece in occasione della scelta tra monarchia o repubblica....
Fabrizio Forquet non è proprio un giornalista sportivo, ma si occupa di politica e politica economica, e non scrive proprio su un giornale di secondo piano ma nientemeno che sul SOLE240re, di cui è vicedirettore, il giornale economico italiano della Confindustria.
Sul Sole, appunto, nell’edizione del 19 febbraio 2014, ha pubblicato, con specifico riferimento al dicastero del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), un corsivo dal titolo “AAA ministro cercasi”.
Per la serie “SUONO DAL SEN FUGGITA” ovvero “PRIMA PENSA POI PARLA” Antonio Conte, da Lecce, coach della Juventus e allenatore-ultras per il suo aplomb in panchina e tanto di voce rauca nel post-partita, l'ha combinata grossa.
Si era sostenuto, e molti si erano convinti (ma non tutti portano il cervello all’ammasso) che l’avvento del “maggioritario” avrebbe dato stabilità al sistema e continuità di governo.
Maggioritario il sistema non è mai stato nel senso che non ci si sono mai stati tanti “partitucoli ad personam”, stabilità di sistema neanche a parlarne, e, quel che peggio, non c’è stata neanche la continuità di governo.
Dal novembre 2011 (dimissioni di ad oggi, non sono tre anni, si sono succeduti già due governi, Monti e Letta, e ci apprestiamo a vedere la nascita del terzo, quello di Renzi.
Alan Friedman (NY 1956) è quel giornalista statunitense che quando intervistato in televisione parla l’italiano con quella strana cadenza degli indimenticabili film di Stanlio e Ollio.
Sta per uscire, per Rizzoli, un suo libro dal titolo «Ammazziamo il Gattopardo» di cui, immancabilmente, c'é sui giornali uno scoop, un'anticipazione, per così dire promozionale, secondo quel cattivo costume per il quale il passaggio televisivo di qualcuno serve, immancabilmente a sponsorizzare un libro, un disco, un film o una trasmissione, per non parlare dei medici o degli spot del canone della RAI. E poi dagli alla pubblicità "occulta".
Dall’anticipazione dai giornali si legge in sostanza quello che sappiamo tutti, o che tutti abbiamo almeno un poco supposto, cioè che, nel novembre 2011 le "improvvise" dimissioni di Silvio Berlusconi non furono “spontanee” ma, guarda un po’, nientemeno che il risultato di una trama, di un “complotto” politico. E che questo fu orchestrato, anche qui c’è, uno “scoop”, nientemeno che dal capo dello stato....
Alessandro Melli (1969) ex calciatore italiano, di ruolo centravanti, è attualmente team manager del Parma.Da calciatore prima e da dirigente poi è sempre stato e appare oggi misurato e prudente.
Eppure.
Con un messaggio su “Facebook” l’attuale team manager del Parma ha scatenato le polemiche: un insulto a Walter Mazzarri, che poi è stato tolto dal social network. «Ogni volta ke vedo le conferenze stampa di Mazzarri mi sorge sempre un dubbio: ma è proprio così coglione o pensa davvero ke lo siamo noi????? Probabilmente sono vere entrambe le cose...», il messaggio di Alessandro Melli, che ha confermato di averlo scritto e poi cancellato dal suo profilo. Non è ancora chiaro il motivo di tale insulto, se ci siano ruggini a noi sconosciute tra i due. Non ci resta che attendere spiegazioni da Melli. (Fonte calcionapoli24).
Eppure il giorno dopo....
All’inizio 8½, la trasmissione della 7, aveva un diverso format ed un grande successo tanto da sfidare, per l’orario d’inizio, appunto le 8.30, i palinsesti di tutti i canali di tutte le TV, in chiaro o criptate che fossero.
Due ottimi giornalisti, Giuliano Ferrara e Gad Lerner, di idee e anche impianto politico e culturale diverso, intervistavano un ospite. Per le suddette caratteristiche “la strana coppia” realizzava stimolanti interviste e chiunque fosse l’intervistato era sempre messo alle strette, o, almeno, così sembrava....