Durante l’ultimo incontro di calcio fra Roma e Inter, svoltosi a porte praticamente chiuse per le “stupide” intemperanze non più del pubblico ma del “popolo” romanista, Daniele De Rossi, il forte giocatore della Roma e della Nazionale, ha rifilato un “colpo proibito” a Mauro Icardi, attaccante dell’Inter, più noto per la compagna Wanda Nara, già compagna di Maxi Lopez, che per i goals...

La televisione, come accade, ha impietosamente “immortalato” il fattaccio che, per non essere stato sanzionato dal direttore di gara, è stato oggetto della così detta prova televisiva che ha comportato una sanzione da parte del giudice sportivo di tre giornate di squalifica.

Fin qui tutto “regolare”.

Originale, invece, è stato il fatto che Cesare Prandelli il “triste e non coinvolgente”, non vincente (un torneo di Viareggio e una promozione in serie A) ma “impegnato”, in modo  oscuro commissario della Nazionale, prima ancora del verdetto del giudice sportivo ha escluso De Rossi dalle convocazioni per l'amichevole Spagna-Italia.

Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ha commentato con una certa quale ragione «Il ct avrebbe potuto agire dopo la decisione del giudice sportivo. Se il ct decide prima dell'eventuale sanzione, la squalifica diventa inevitabile».

Difficile dargli torto.

Il fatto ricorda un’analoga circostanza quando Pablo Daniel Osvaldo “nick name” Simba, calciatore argentino naturalizzato italiano, all’epoca del fatto attaccante della Roma, non partecipò alla FIFA Confederation Cup in Brasile perché sempre da Cesare Prandelli non convocato sempre per motivi disciplinari.

Osvaldo non si era “macchiato” di alcuna sceneggiata, di nessun atto violento, non aveva proferito nessun insulto aveva dato solo dell’ “incompetente” al suo allenatore di club Aurelio Andreazzoli.

Una questione interna alla società insomma non roba da FIGC, CT e Nazionale.

Osvaldo oggi gioca nella Juventus, Prandelli continua a guidare una “triste” non entusiasmante nazionale, Andreazzoli pur ancora nell'organigramma del club capitolino, ha il ruolo secondario di collaboratore della prima squadra, aiuta lo staff di Garcia negli allenamenti sulla fase difensiva e sui calci piazzati, distribuisce, insomma, le pettorine e poco altro.

Almeno De Rossi aveva torto….