Lucio Palombini.....Blog

Pubblicazioni

Il Caso del Mese

Calendario

Loading ...

Foto

Blog Achivio

Inviato il

IL FMI LA MOSCA COCCHIERA DI MATTEO RENZI

Chi è abituato a prendere la parola in pubblico sa che al termine, di quello che in gergo si chiama intervento, alcuni o molti si complimentano.

Se, però, fra questi c’è persona di poco peso o che, notoriamente, ha idee e comportamenti diversi, allora si fa largo l’idea che l’intervento appena concluso possa essere stato sbagliato.

Insomma un poco come “Tìmeo Dànaos et dona ferentis” (Eneide Libro II, 49) parole che Virgilio mette in bocca a Laocoonte per cercare di convincere i Troiani a non fare entrare il famoso cavallo di Troia nella città.

Lo dovrebbe sapere Matteo Renzi se non per sensibilità politica almeno per formazione classica (Liceo)...

L’ineffabile Fono Monetario Internazionale (FMI) è una sorta di “mosca cocchiera” dell’economia mondiale, cioè, come la mosca nella favola di Fedro, è un’organizzazione che si attribuisce grande importanza ma, in realtà, ha un ruolo minimo o Christine Legarde e Gerry Riceirrilevante in situazioni che, in realtà, sono gestite da altri.  

L’FMI ha ovviamente non solo un segretario ma anche un portavoce nelle persone di Christine Lagarde (quella del foglietto a Sarkocy e mandata a quel paese dal premier argentino Cristina Fernández de Kirchner) e Gerry Rice entrambi, come tanti di questi opulenti “funzionari”, hanno raggiunto queste posizioni certo per motivi noti ma ai più ignoti.

Molto britisch Gerry Rice ha dato “il benvenuto ad alcune delle misure” del neogoverno aggiungendo che Renzi “ha portato avanti le proposte scaturite nelle discussioni con l’Italia. L’attuazione delle riforme è la chiave della sostenibilità e della crescita del Paese”.

Peccato che analoghe espressioni le ha già usate prima con Monti e poi con Letta.

Parlando poi del neo-ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, “molto rispettato quando era al Fmi”. Una garanzia quindi dal suo punto di vista ma non forse da quello di Fabrizio Forquet.

Vale la pena ricordare che lo studio compiuto dal sito scenarieconomici.it ha messo  a confronto i governi degli ultimi 18 anni, dal 1996 (governi Dini e Prodi) al 2013 (governi Monti e Letta), valutandone l’operato rispetto alla media europea in base a sei parametri fondamentali dell’economia reale e della finanza pubblica.

Il risultato è clamoroso: il governo tecnico guidato da Monti ne esce come il peggiore in assoluto seguito a ruota dal governo Letta.

C’è da augurarsi che Renzi rispolveri la sua cultura classica e non fidi come, purtroppo si fidarono i Troiani. E andò come tutti sanno o dovrebbero sapere.

Last modified il
0

Commenti