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I BARBARI ALLE INVASIONI BARBARICHE. MA CHI DOVEVA ESSERCI LA CIVILTA’?

 

pubblicato il 07/02/2014 da napoli.com

 

Perché il programma televisivo condotto da Daria Bignardi si chiama “le invasioni barbariche”?

Con il termine di invasioni barbariche si intende quel periodo storico di trapasso dall’evo antico al medioevo e caratterizzato ai confini nord dell’impero romano inizialmente da scorrerie e successivamente da vere e proprie migrazioni di popolazioni.

Non è dato a sapere se gli autori del programma abbiano scelto questo termine quale “metafora” per indicare una sorta di “transitorietà” degli accadimenti, dei personaggi e, in ultimo, della società italiana attuale che albergano nel programma. Se cosi fosse andrebbe spiegato, però, agli spettatori e, soprattutto agli ospiti intervistati quale ruolo sono stati invitati a ricoprire: attori del passaggio dall’evo antico al medioevo, epoca affascinante quanto si vuole, ma barbarica e di gran lunga precedente anche alla Magna Carta, che poi è stata meno di quanto si voglia fare credere che sia stata....

 

La trasmissione di Daria Bignardi è, in questi giorni, agli onori della cronaca, Ça va sans dire, per l’intervista a Alessandro Di Battista.

Bignardi Daria e di spalle Di Battista AlessandroQuesti 36 anni (1978) è un esponente del M5S eletto alla camera dei deputati e ricopre la carica di vicepresidente della commissione Affari esteri e comunitari. Quindi, un M5S in TV, un deputato, un vicepresidente di commissione appare essere giornalisticamente parlando una potenziale “molta carne a cuocere”. La Bignardi (1961), invece, sorridente e accattivante “more solito”, ha insistito nientemeno che sull’indagare il presunto passato (fascista) del padre del deputato.

Bé diciamo la verità ai più è sembrato uno “sfruculiamento”.

Due giovani, Di Battista ancora di più, che parlano del passato remoto di uno dei due padri invece del drammatico presente, non sembra proprio l’archetipo dello dell’attualità e dello “scoop”.

Probabilmente si è trattato solo di una cosa ingenua se non stupida.

Non si innesca, infatti, una reazione se si sa che questa può evocare la III legge della dinamica che dice: “Ad ogni azione corrisponde una reazione pari e contraria”.

E così è stato e Rocco Casalino, esponente dell'ufficio comunicazione di M5S, se ne esce con una “riflessione” sul marito, il figlio e il suocero di Daria Bignardi al secolo Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, condannato a 22 anni di carcere quale mandante dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi.

Si potrebbe chiudere qui con chi la fa l’aspetti.

Ma poiché al peggio, com’è o dovrebbe essere noto, non c’è mai fine e ciò è particolarmente vero in Italia e in questo momento, invece apriti cielo, tutti i media e i politici contro il M5S.

Lontano dalla cultura del sopire, troncare, di Manzoniana memoria, anche il premier Enrico Letta, dall’estero, non si è tirato indietro “non posso non commentare le frasi folli di Grillo verso Bignardi e suo marito: la corsa verso la barbarie”.

Caro Letta come lei dice il M5S, ammettiamo provocato, potrà anche avere reagito barbaricamente ma di che si meraviglia quella della Bignardi, se non lo sa, si chiama, appunto, “Le invasioni barbariche”.

 

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