Lucio Palombini.....Blog

Pubblicazioni

Il Caso del Mese

Calendario

Loading ...

Foto

Blog Achivio

Inviato il

IL FUNERALE DI PRIEBKE E I CORVI DI SCIASCIA

Il nome di Erich Priebke (1913–2013), vice comandante del quartier generale della Gestapo a Roma è, notoriamente, tristemente collegato alla sua partecipIl azione, pianificazione e realizzazione dell' orrendo eccidio di 335 civili e militari italiani delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944 che rappresentò la tragica, disumana rappresaglia delle truppe di occupazione tedesche all’attentato di via Rasella del 23 Marzo da parte di membri dei GAP romani contro truppe tedesche in transito nella stessa via.

Al teIrmine della guerra Erich Priebke riesce ad espatriare e permanere all’estero con evidenti e note complicità, laiche e non, e vivere nella cittadina di San Carlos de Bariloche, nella cosiddetta svizzera argentina al confine con il Cile. Lì visse con moglie e figli non affatto nascosto, ma lavorando pubblicamente ed essere scoperto, praticamente casualmente, grazie ad un’inchiesta giornalistica solo nel 1994, quando, ormai, aveva 81 anni, e praticamente mezzo secolo dopo la fine del II conflitto mondiale.

Nel 1995 Erich Priebke fu estradato in Italia su richiesta del governo italiano, che altrettanto alacrità non sembra oggi mostri né per l’estradizione di Cesare Battisti dal Brasile né per il rientro dei due Marò dall’India.

Processato, condannato in via definitiva nel 1998 all’ergastolo da scontare  per l’età ai domiciliari.

Da questa data, anche se scortato, ha potuto vivere in Italia, a Roma, zona Boccea, e negli anni ha fatto la spesa, è andato in farmacia e, addirittura, ha partecipato alla funzione religiosa cattolica, indisturbato, forse additato ma, sostanzialmente, fra l’indifferenza della gente.

L'11 di Ottobre 2013 Erich Priebke è morto a Roma, aveva compiuto 100 anni il 29 Luglio scorso.

CorviAll’indomani della notizia della morte ci sono stati soltanto rifiuti sia per il funerale che, addirittura, per la sepoltura, da parte delle forze politiche italiane e Argentine e pur anche della Chiesa cattolica cui il defunto era convertito e che tanto ruolo aveva avuto nel suo espatrio in Argentina.

Neanche il Papa, peraltro argentino, che pure che telefona e tanto parla e su tante cose, ha inteso ricordare che misericordia e perdono sono prerogative proprie del cattolicesimo.  

Al Priebke morto sono state destinatele “attenzioni” che da vivo non ottenne mai, e, in modo tragicamente farsesco, si sono visti calci e sputi sull’auto del feretro e contrapposte scritte sui muri e saluto romano.

Allora ho ricordato quando Leonardo Sciascia diceva che un'idea morta produce più fanatismo di un'idea viva; anzi, soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.

Last modified il
Taggati su: Costume
0

Commenti