Non bastavano “alcune forze”, “alcuni commentatori” e, anche, “taluni politici” nostrani che si ancorassero all’aumento del famigerato “spread” per dare un giudizio politico negativo sui risultati della competizione elettorale testé compiuta, ci si è messo anche Peer Steinbrueck, candidato Spd alla cancelleria tedesca, che si è detto "inorridito dalla vittoria di due clown" alle elezioni italiane, riferendosi a Grillo e Berlusconi.

Il capo dello stato con parole sofferte ha reclamato la sovranità nazionale ed ha annullato l'incontro che avrebbe dovuto avere con il rozzo Peer Steinbrück. Per tutta risposta da questi, che è un pezzo proprio tutto di un pezzo, nessuna marcia indietro: "Quel che è detto è detto" pare avrebbe detto.

Non sembra che il successivo intervento del ministro delle finanze Wolfgang Schäuble abbia addolcito la situazione se come pare ha dichiarato "Lo abbiamo già visto l'anno scorso quando le elezioni in Grecia hanno portato a una fase d’incertezza politica: altri paesi sono stati infettati" invitando i politici italiani a formare "rapidamente un governo stabile" perché il risultato "inconcludente" delle elezioni italiane rischia di far scoppiare una nuova tempesta sui mercati.

Appare evidente che in Europa più di uno spettro Italia si aggira uno spettro Germania e c’è necessità che l’Italia faccia sentire la sua voce politica più che quella ovattata e ragionieristica di Montiana memoria che, probabilmente, nella sua accondiscendenza tanto piace e rassicura gli ambienti teutonici.

Non rassicura, invece, che per un Grillo contro Bersani, la base sia in rivolta e che in migliaia firmano per la fiducia al Pd.

Forse neanche gli eletti grillini hanno capito il vento da che parte soffia, in Italia e in Europa, per cui la situazione peggiora.