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LA VICENDA NUNZIA DE GIROLAMO E I MISTERI PASTORALI

pubblicato il 01/02/2014 da napoli.com

 

Senza scomodare Wolfgang Amadeus Mozart, e la sua opera lirica "Così fan tutte", o il regista Agnès Jaoui, ed il suo film On De Girolomo Nunzia"Così fan tutti", gli accadimenti che hanno visto, recentemente, protagonista l'onorevole Nunzia Di Girolamo, in quel di Benevento, possono essere facilmente riportati a questo genere di titolo.

L'onorevole in questione viene identificata nei media come persona che, per così dire,  avrebbe "forzato" decisioni dell’ASL sannita, e, a tale proposito, vengono anche riportate sue espressioni, parlate, e registrate, scritte, foto di sms telefonici, non proprie delle Orsoline. Almeno quelle di una volta.

Dove sarebbe il problema?

Mettendo da parte le ipocrite considerazioni sullo stile e i leziosi termini etici, quella attribuita alla De Girolamo é una pratica straordinaria o, piuttosto, ordinaria? In altri termini la politica interferisce con l’amministrazione in generale e, in particolare, con quella del sistema sanitario?

Evidentemente si tratta di una domanda retorica considerato la puntigliosità non solo dell’accudimento della materia da parte della politica ma anche delle scelte più consone ad un progetto di “appartenenza e fedeltà” che di managerialità.

Questo è il problema reale, peraltro ben inquadrato da Pietro Ostellino.

Comunque siano le cose la Di Girolamo ha “purificato”, se si può dire, il suo “peccato” ricorrendo ad un istituto desueto, quello delle dimissioni.

Reali che siano o strumentali ad un “intrigante” progetto politico della stessa De Girolamo le dimissioni ci sono state, mentre altri ministri in carica pur chiacchierati restano impavidamente al loro posto con la benedizione di chi può benedire. E non si parla del Vescovo di Roma.

Il Vescovo di Benevento, invece, è intervenuto nella questione De Girolamo misericordiosamente e non tanto per richiamare la pecorella smarrita ma per  affermare «È facile capire quanto abbia penato, è stata violata la sua libertà» preceduto in verità da don Luigi Merola, parroco anticamorra, che già aveva dedicato un’ “intenzione” all’ex ministro "So cosa sta passando, avendo vissuto sulla mia pelle una vicenda analoga, e perché non condivido i processi mediatici".

Misteri pastorali.  

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