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MAGDI CRISTIANO ALLAM: L’APOSTATA

Come si può definire Magdi Cristiano Allam musulmano e poi battezzato, secondo il rito cattolico, cioè seppellito l'uomo "vecchio" nella morte di Cristo per la rinascita dell'uomo nuovo in Cristo, da Benedetto XVI nella notte della veglia pasquale il 22 marzo del 2008?

Uomo politico, giornalista, filosofo, o, addirittura, un ossimoro, nel senso di un laico credente? ... CONTINUA

Innanzitutto è un “apostata”.

L’apostasia, il rinnegamento della propria religione, nel mondo occidentale rientra nella sfera dei diritti individuali, come previsto dall’articolo 18 della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, ma il mondo islamico, nella sharia, prevede la pena di morte per i musulmani apostati.

Quindi quel battesimo di Magdi Cristiano Allam, oltre che rispettabile convincimento morale e religioso, è espressione di un “percorso”, tanto più importante e serio in quanto effettuato da “adulto”, come le “amicizie”, quelle che si contraggono da adulti, e deve, inoltre, considerarsi anche un atto di coraggio.

Magdi Cristiano AllamMagdi Allam, già prima di approdare al cattolicesimo, non ha mai nascosta la sua personale diffidenza per il mondo islamico né tantomeno il suo non credere a quella componente dello stesso che con troppo superficialità in occidente veniva e viene definita e si vorrebbe “moderata”.

E’ stato critico con le moschee, il loro ruolo e il lassismo con cui si consente che si costruiscano in Italia anche, e soprattutto, in assenza di una “reciprocità” religiosa.

Posizioni dure sostenute da uno che quel mondo lo conosce bene, e dal di dentro e non per sentito dire o per avere fatto un “reportage”.

Si apprende che Magdi Allam, a distanza di meno di sei anni, ritiene oggi «conclusa la sua esperienza di conversione».

Può bastare? E’ sufficiente questa fredda annunciazione per un uomo che è transitato attraverso l’apostasia? Per tanti che con sorrisi e sufficienza si definiscono “cattolici non praticanti” probabilmente si.

No per Allam che aggiunge «il relativismo religioso e in particolare la legittimazione dell’islam come vera religione, di Allah come vero Dio, di Maometto come vero profeta, del Corano come testo sacro, delle moschee come luogo di culto».

E’ una critica impietosa oggi che l’Italia e l’Europa sono probabilmente sotto una “sottile” invasione islamica mimetizzata dal termine di migrazione.

Si non solo l’Italia ma anche l’Europa che non ha avuto il doveroso coraggio di mettere nel suo atto di fondazione il riconoscimento delle sue radici cristiane.

E a quel Papa che non ha perso tempo per gettare personalmente fiori nel mare di Lampedusa, l’apostata, il nuovo apostata dedica «La papolatria che ha infiammato l’euforia per Francesco I e ha rapidamente archiviato Benedetto XVI è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un quadro complessivo di incertezze e dubbi sulla Chiesa».

Nuovo Laocoonte, nuova Vox clamantis in deserto.    

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