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SALVIAMO NAPOLI MA NON A PROCLAMI

Giuseppe Galasso, per il rogo della città della scienza a Bagnoli, e il crollo di un’ala del Palazzo Guevara di Bovino alla Riviera di Chiaia, sul Corriere del Mezzogiorno del 5 Marzo ha promosso l’appello «Salviamo Napoli» invocando, Galasso Giuseppeallo scopo, «Giunta tecnica e mobilitazione dei cittadini».

Certe affermazioni colpiscono l’immaginario in modo inversamente proporzionale alla loro effettiva applicabilità.

Il «Salviamo Napoli» mi ricorda non la migliore poesia di Leopardi espressa in all’Italia nei Carmi “L'armi, qua l'armi: io solo Combatterò, procomberò sol io.” mentre «Giunta tecnica e mobilitazione dei cittadini» sono belle affermazioni ma di difficile attuazione.

Ci sarebbero i semplici problemi dell’identificazione e di chi nomina i tecnici. Quello dei tecnici è sempre un governo politico come politico è stato quello del Presidente della Repubblica quando ha nominato Mario Monti che tanto tecnico era che ha fondato un partito con tanto di nome.

Che cosa intende Galasso per mobilitazione dei cittadini? La piazza? L’assemblea permanente? Le mobilitazioni etero dirette come abbiamo visto costruire per la città della scienza?

Con l’amico Giuseppe Ossorio, comunque nell'adesione all'appello, si è formulata l’ipotesi di un governo di unità cittadina, cioè di un governo della città che innesti in esso tutte le forze politiche espresse nelle elezioni cittadine.

Ci pare un’obiettiva proposta, pubblicata da il CORRIERE DEL MEZZOGIORNO, che di seguito riporto, su cui speriamo si possa aprire un dibattito.

Caro Direttore, condividiamo le preoccupazioni di Giuseppe Galasso e auspichiamo un governo di unità cittadina prima e ancor più che dei tecnici, per almeno tre ordini di motivi. In primo luogo, perché la giunta de Magistris ha aggravato i parametri di deficitarietà strutturale del Bilancio comunale, per cui le finanze del Municipio di Napoli sono ormai al collasso: non a caso è all’attenzione del Governo il “Piano di Rientro” redatto dal Comune di Napoli. In secondo luogo, perché stenta a decollare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani - il cavallo di battaglia della campagna elettorale del Sindaco de Magistris - che avrebbe dovuto supplire la realizzazione del termovalizzatore. In terzo luogo, perché l’obiettivo strategico dei grandi eventi ha distolto l’attenzione sul core business di un Municipio scrupoloso e cioè la sicurezza degli edifici e delle scuole, la manutenzione delle strade e il potenziamento dei servizi sociali di una significativa qualità.

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