Lucio Palombini.....Blog

Pubblicazioni

Il Caso del Mese

Calendario

Loading ...

Foto

Blog Achivio

Inviato il

SE IN CAMPANIA IN SANITA’ IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO

“Se il buongiorno si vede dal mattino…” è una frase che indica che, spesso, i primi gesti che si compiono dopo una nomina, un successo elettorale, o quant’altro sono spesso spia del successivo procedere.

Dire che la sanità in Campania non goda di buona salute, al di là dell’accostamento, non è né originale né si scopre chissà quale arcano. Le colpe, com’è ovvio, sono multifattoriali e compiute nel tempo....

Ma ciò che manca “costantemente” nella nostra regione oggi, come ieri, cioè da sempre, è un piano, un progetto complessivo, culturale-organizzativo che, a prescindere dalle ”risorse”, dia, o abbia dato, accudimento alla richiesta di sanità, che è riconosciuta essere oggi tra le peggiori d’Italia.

L’attuale presidente della regione ha fatto dello slogan “Mai più ultimi” l’emblema DE LUCA Vincenzodella sua difficile, ma vincente, campagna elettorale.

Orbene per far sì che si comprenda come sia determinato a far si che la nostra regione possa lasciare la “mortificante” maglia nera nel campo della sanità il presidente ha inteso, come si dice dare un segnale, dedicando il suo primo provvedimento, appunto, alla sanità regionale: la stabilizzazione di circa “duemila” precari del comparto.

Nulla, ovviamente, da eccepire circa le legittime attese dei precari, ma dovremmo, forse, però, interrogarci, su come si sia costituito questo precariato e, attesa la reale necessità di queste prestazioni, sarebbe stato, forse, opportuno varare lo stesso provvedimento di stabilizzazione ma nel contesto di un più ambizioso progetto generale di azienda.

Questa, probabilmente, sarebbe stata la vera novità per praticare non solo lo slogan elettorale “Mai più ultimi” ma anche quello “A testa alta” cioè con una vera dimostrazione, con i fatti, della volontà politica di una “discontinuità” con un passato, non solo recente ma anche remoto.

Invece il provvedimento annunciato dal neopresidente, come i tanti altri dei suoi predecessori, se avulso da una visione di respiro, da quella che appunto manca da sempre, da un lato dimostra che, come al centro dell’insegnamento non c’è mai lo studente, al centro della sanità non c’è mai il cittadino malato, e, rischia di abbrunarsi, post elettoralmente, della stessa logica preelettorale degli ottanta euro di Renzi.   

Last modified il
0

Commenti