Con quella Siriana si sta determinando una crisi internazionale di straordinaria importanza. Non è una situazione nuova ma va avanti da tempo nell’indifferenza delle cancellerie e la scarsa attenzione dei media.

Una crisi in cui che da che sembrava una sollevazione locale è si è iscritta in un conflitto più ampio a limiti indistinti....

Ora improvvisamente il premier inglese e il presidente degli Stati Uniti con uno strano intermezzo della Francia decidono circa la necessità di un intervento armato. Come in Kosovo, in Libia, in Afghanistan, in Irak.

Non una parola sui migranti che quotidianamente sbarcano sulle nostre coste, non una parola sulla Somalia da cui recentemente sono andati via pure i medici oltre frontiera non una parola sullo scandalo dei nostri Marò ancora costretti in India.

La Bonino si nasconde dietro una foglia di fico: non senza l’autorizzazione dell’ONU.

Né senza né con ONU.

Basta alle guerre, peraltro, non guerreggiate, in cui non appare chiaro l’interesse del Paese, ammesso che si possa evocare, aventi per scopo golpe ed esportazione di democrazia occidentale.

Stupisce il silenzio del premier Letta interessato al problema dell’IMU e che lascia la Bonino che, forse, rappresenta se stessa, a sostenere una difficile posizione che necessiterebbe, invece, di un Premier.

Già un Premier, uno vero, oltre che capace, almeno eletto.