
Politica Nazionale
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Avrete notato che dei Saggi di Napolitano non si parla più.
L'unica “performance” di cui si sono resi protagonisti é stata l'esilarante “gaffe” del professor Valerio Onida presidente emerito della Corte Costituzionale, caduto nella trappola di Giuseppe Cruciani, da cui pubbliche scuse e una figura non certo bellissima.
Nessuno, che io ricordi, dei politici di rispetto è mai caduto in queste trappole.
Sempre che ricordi a braccio, l'unico personaggio pubblico che fu compremesso da un imitazione fu Enrico Cuccia, dominus di Mediobanca, quando ruppe il suo proverbiale silenzio e parlò con un finto Massimo D'Alema facendosi, addirittura accompagnare in ufficio dal sosia.
Tempo fa, in occasione delle inutili elezioni, viste come sono poi andate le cose, ovviamente inutili per la”gente”, ma non per gli eletti, criticai molto le candidature di Rosy Bindi in Calabria e di Anna Finocchiaro in Puglie calate dal PD in quei territori del Mezzogiorno che non cessano di essere depredati, in tutti i sensi.
Certo la critica principale era al partito ma non escludevo le colpe locali che accettavano supinamente l’imposizione invece di contrapporre personalità locali che, certamente, non devono mancare, senza dimenticare l’arroganza di chi andava a”raccogliere” il mal tolto.
Piero Sansonetti, che seguo da sempre, adesso anche a Calabria Ora, onestamente a babbo morto, con un bell’editoriale oggi si pone la domanda “Cercasi Rosy disperatamente...” che forse andava scritto prima con il titolo “Ma che ci fa in Calabria Rosy Bindi da Sinalunga?”
In verità lo aveva fatto Grillo e non chiediamoci perché prende i voti.
Una volta cera l’ordalia, il giudizio di Dio, poi ci fu il duello all’arma bianca, al primo o all’ultimo sangue, ancora dopo l’arma da fuoco, oggi nell’epoca del Truman show il duello, ovviamente, si fa in TV, con l’arma catodica.
Pietro Grasso si è ritenuto offeso, “accuse infamanti” ha detto, e sfida al tubo catodico Marco Travaglio.
C’è qualcuno che possa spiegare a Pietro Grasso che adesso, anche se non si sa per quanto, è la seconda carica dello Stato ed è inopportuno se non imprudente sfidare al tubo catodico Marco Travaglio come sarebbe inopportuno e imprudente sfidare a battute Beppe Grillo?
Avevo anche sottolineato che non si trattava due personaggi di secondo piano del PD ma tutt'altro. Avevo anche "coniato" il termine di "parlamentarie" contrapposto a quello delle "primarie" ed avevo sottolineato il malessere che il mezzogiorno si vedesse calato le candidature sebbene esprima o potrebbe esprimere proprie personalità.
Ritrovo un gustoso pezzo postato nel Blog di Beppe Grillo il 28 Dicembre con gli stessi argomenti e con l'aggiunta della "generosità" (cattolica) Bindiana.
E continuano a non capire il successo del movimento.
Il segretario Pierluigi Bersani è uomo dal parlare che, in verità un poco autoreferenzialmente, si autodefinisce chiaro ma che chiaro non lo è per niente.
All’indomani dei risultati elettorali, l’ultima e stata che è arrivato primo ma che non ha vinto. Roba che, al confronto, l’affermazione di Aldo Moro circa la convergenza delle rette parallele è un’affermazione alla Catalano, di “Quelli della notte” memoria.
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