Si è votato per le PRIMARIE PD in Veneto e in Puglia per le regionali della primavera prossima.

Come nelle previsioni Alessandra Moretti ha vinto in Veneto dove sembra abbia ottenuto il 66,4% delle preferenze anche se di solo circa 40 mila persone; nelle primarie in Puglia l’ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, avrebbe conseguito circa il 67% delle preferenze di oltre 100 mila votanti.

Anche in Campania si voterà in primavera ma qui le primarie parrebbero (o sono?) un “optional” come sottolinea anche il sottosegretario PD il beneventano Umberto Del Basso “è si un qualcosa previsto dallo Statuto ma un qualcosa non obbligatorio”....

Eppure i candidati ci sarebbero, e non di poco momento, l’uno Andrea Cozzolino, europarlamentare come la bella Moretti, l’altro, Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, burbero e sindaco come Emiliano, entrambi PD doc che, peraltro, hanno e stanno già conducendo con successo campagna elettorale.

E allora perché in Campania non si è già votato come previsto a dicembre e probabilmente non si voterà come detto l’undici di gennaio e, forse, non si voterà affatto come ha detto possibile e forse probabile Del Basso?

Il discorso appare articolato per la complessità del corpo PD Campania che esprime almeno 7/8 gruppi di riferimento e quindi le liste e quindi con risvolti anche di politica nazionale sia alla camera che al riformato Senato.

Indirettamente, ma non tanto, forse i Candidati attuali non danno alla Segreteria nazionale del PD le garanzie che, invece, probabilmente danno sia la Moretti che Emiliano.

Le garanzie forse le darebbe il “pittoresco” Migliore ma forse potrebbe non avere le capacità di imbarcare tutti i 7/8 gruppi di aggregazione PD.

Ecco ci vorrebbe una barca.

Ma Cozzolino e De Luca vengono ritenuti tanto impotenti e incapaci dalla segreteria nazionale? Il PD campano sopporterà, in termini politici, ancora una volta il ruolo di comparsa nella politica regionale? Accetterà un “papa straniero”?