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QUELLE FUMATE NERE CHE LASCIANO SPERARE
Come forse era addirittura prevedibile ancora una volta, ed è la tredicesima votazione, il Parlamento (camere riunite) é riuscito ad eleggere i due giudici della corte costituzionale.
C'é chi vede in questo tutto il male che, forse, non c'é. Riduciamo ai minimi termini, come nella matematica.....
Cosa c'é di male che il Parlamento riscopra il concetto che i singoli membri vengono eletti “senza vincolo di mandato”, al di fuori delle logiche dei partiti, dei gruppi parlamentari e, oggi, pure anche, al di fuori del discusso e discutibile del, cosi detto, “patto del nazareno”?
Se male non c’è, come parrebbe, e in quest'ottica, meno comprensibili sono le alte parole del Capo dello Stato quando parla del possibile “logoramento” dell'istituto di garanzia rappresentato dal sistema dei quorum qualificati. Al Capo dello Stato, forse, le votazioni non piacciono tanto, è già il terzo governo che “nomina”, e, forse, per analogia, vorrebbe che anche per le altre “cariche” andassero abolite le votazioni e si procedesse per nomina piuttosto che per elezione.
Al di là di ciò quello che deve essere tenuto a mente è la fibrillazione parlamentare per cui non è sufficiente nemmeno che un partito unico di fatto, con una opposizione minoritaria, per imporre scelte che appaiono, nelle cose,, non condivisibili e indifendibili.
Eppure le avvisaglie ci erano già state in occasione della legge farsa della “pseudo” abolizione del senato e dei suoi costi, quando, in commissione affari costituzionali del senato, per consentire la unanimità, una sparuta minoranza ideologica, rappresentata dai senatori PD Corradino Mineo e Vannino Chiti, venne rimossa e sostituita “di autorità” da altri membri “più allineati” proprio, dal segretario del PD, allo stesso tempo Premier.
Come si sa al ridicolo non c'è limite.
Il Premier Matteo Renzi se ne è uscito con un'affermazione della serie – suono dal sen fuggito, più richiamar non posso- “ora una scelta di livello”.
Cosa significano queste parole uscite dalla bocca di Messer Matteo Renzi, da Rignano sull’Arno che forse il partito del patto del Nazareno fino a ora non ha fatto e candidato scelte di livello?
Se così fosse, allora il Parlamento fa bene a non votarle mentre ha torto il Presidente a prendersela con il Parlamento piuttosto che condividerlo e incoraggiarlo, ed hanno anche ragione coloro, e non sono pochi affatto, che vedono in questi candidati, eufemisticamente, più ombre che luci.
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