
Attualità
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Lucia Annunziata sull’ Huffington Post con riferimento alla situazione politica italiana così si esprime ” Non ricordo a mia memoria (ed è lunga) una fase così difficile trattata con uguale sciatteria”.
Una frase dura per una giornalista attenta e cauta come lei, sia con riferimento al tempo (a sua memoria) che per il modo con cui viene trattata la situazione (sciatteria).
Il vocabolario Treccani definisce: “sciatterìa” s. f. [der. di sciatto]. – L’essere sciatto, trascuratezza nella cura della persona, nell’esecuzione di un lavoro, nell’esercizio di un’arte; sia con riferimento a un singolo atto, sia per indicare un’abitudine, un atteggiamento consueto: vestire con sc.; la sua sc. dà fastidio; in tutto ciò che fa mostra la sua sc.; un lavoro eseguito con sc.; una tesi di laurea scritta con sciatteria.
Andrebbe considerato che nella definizione della Treccani la sciatteria può essere un gesto unico ma è anche “ … un’abitudine, un atteggiamento consueto …”, e l’Annunziata con la sua espressione “sciatteria” al di la della “trascuratezza” probabilmente vuole fare riferimento proprio ad un modo di essere.
Ma di chi?
un lettore su IL FOGLIO de il 23 DICEMBRE 2015 scrive al Direttore quella che in gergo si suole definire una "battuta fulminante" ma che poi, in fin dei conti, la dice lunga sul pensiero "non ufficiale" .....
Arturo Diaconale, giornalista e, attualmente, membro del Consiglio di amministrazione della Rai, si pone oggi, 8 Dicembre 2015, su “IL GIORNALE” un interrogativo che, in verità, si fanno i più, ma che i meno con nonchalance non dicono o ne accennano solo sorridendo, in modo non del tutto intelligente e convincente.
Si tratta dell’ ”affaire” Libia. Cioè di quella strana guerra a guida Franco-Inglese, come quella sciagurata del canale di Suez del 1956, la cui partecipazione italiana viene oggi attribuita al premier dell’epoca Silvio Berlusconi, mentre i più pensano che, invece, dallo stesso possa essere stata solo subita un po’ come il famigerato “spread”.
Di seguito “posto” integralmente l’articolo di Diaconale……..
Un decreto della ministra Beatrice Lorenzin taglia le prestazioni mediche ritenute "inutili", tecnicamente definite “non appropriate”.
Si tratta di un pacchetto di misure, nell’ambito della “spending review” sulla Sanità, per un totale di 6,9 miliardi in tre anni. Sebbene, obiettivamente, la spesa sanitaria incida molto, oltre il 75 per cento nei singoli bilanci regionali, sette miliardi circa, anche se in tre anni, non sono proprio noccioline.
Il decreto fa riferimento soprattutto agli “accertamenti diagnostici” (radiologia e laboratorio) che, in futuro, dovranno essere giustificati scientificamente affermando quindi indirettamente che oggi non lo sono....
A proposito delle primarie in Campania ho riportato sul Blog l’articolo: ”Le primarie non bagnano Napoli”, pubblicato da “IL MATTINO” in cui, sostanzialmente, criticavo che quelle primarie che, a detta dei dirigenti del PD, altrove sono “motivo di diversità”, qui, al sud, in Campania e a Napoli, in particolare, vengono viste diversamente…..