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E QUESTI SAREBBERO……
Attraversiamo un periodo di una pochezza culturale e morale impressionante, ammesso che le due cose possano andare separate.
Questo permette, tra l’altro, la scomparsa, o quasi, di personaggi quali, ad esempio, Fausto Bertinotti, Marcello Veneziani o Piero Sansonetti a vantaggio nella politica, nella carta stampata o nella televisione di figure di cui, ad essere buoni, ma assolutamente buoni, c’è da chiedersi quali siano quei “meriti misteriosi” che ce li hanno condotti e, per di più, ce li mantengano.....
Accade così che tale Maria Teresa Meli possa in televisione, nella rete nazionale RAI, si quella canone, del canone sulla bolletta elettrica, uscirsene con “amenità” deliranti, del genere “cori da stadio”, "Mi auguro che il Vesuvio si riprenda le case che i napoletani hanno messo là"…. Come se non bastasse, in un crescendo rossiniano si chiede "perché certe cose avvengono al Sud e in Lombardia cittadini non si comportano così".
Veramente roba da stadio di calcio del … nord.
Mauro Munafò, su “L’Espresso”, nell’articolo “Il Paese che non Ama”, pubblica un’interessante inchiesta da cui si evince che gli italiani sono i più razzisti d'Europa: primi per odio contro i rom, i musulmani e gli ebrei. Non vengono citati i meridionali, la cattiva coscienza del Paese, e, soprattutto, i napoletani: quelli della capitale del Regno.
E la Magli, il conduttore di Agorà e il direttore di Rete sarebbero giornalisti? Certo ma solo di questo periodo di una pochezza culturale e morale impressionante dove si avanza, ça va sans dire, per “meriti misteriosi”.
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