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DOPO LA TRICHINELLA LA MONONUCLEOSI

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E’ stato riportato dal Corsera Salute che l’infezione della Mononucleosi potrebbe non trasmettersi solo con i baci ma anche con posate e bicchieri.

La Mononucleosi è un’affezione frequente e, pertanto, circa la sua identificazione ha, com’e logico che sia, differenti paternità, anche a latitudini diverse.

Taggati su: Sanità Pubblica
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Uno “scritto”, dall’ articolo di giornale al romanzo, può avere destini diversi e questo di là dal suo valore e dell’impatto sul pubblico. Dipende da molti fattori, dalla recensione, dall’ appartenenza di chi scrive a “sistemi organizzati”, dai giorni in cui è diffuso, da quanto sia ripreso e commentato, dalla facilità con cui può essere trovato. Indubbiamente il “sistema rete” ha molto facilitato il reperimento di articoli di giornali e taluni siti specializzati aiutano anche a trovare libri “difficili” perché esauriti. Quello dei libri “fuori lettura” è poi uno scandalo. L’editore si trasforma in una sorta di sequestratore senza che il potenziale lettore abbia alcuna possibilità di riscatto. Con la diffusione dei sistemi informatici si potrebbe costringerli  a fare scaricare i testi ovviamente a pagamento. Ricordo il tempo perso per trovare “Uscita di sicurezza” di Ignazio Silone e tuttora non trovo di Alfredo Todisco “Rimedi per il mal d’amore”. Spesso, troppo spesso, poi taluni articoli di giornale che pure sono stati ritenuti, “importanti” vengono dimenticati. Tuttavia essi, come dotati di vita propria, nella memoria individuale cercano di essere ripresi, di essere richiamati, di essere rivalutati e commentati nuovamente alla luce dei fatti sopraggiunti e di esperienze diverse. Questo può essere il caso del bellissimo articolo di Claudio Magris  “LA MIA UNIVERSITA’  SCOMPARSA” pubblicato dal Corriere della Sera il 16 marzo 2004.

L’Autore parla della sua dignità di “vero” Professore Universitario che si dimette anticipatamente, senza se e senza ma, per non essere posto obbligatoriamente a riposo, della mortificazione del suo ruolo trasformato in “budget” su cui famelicamente si avventano un po’ tutti, della mortificazione dei crediti, delle stupide riunioni accademiche dove, con Cèline, non alberga lo spirito.

Lo ripropongo nel giorno in cui seguo il suo gesto, anche io anticipatamente, per la dignità di non essere burocraticamente dichiarato "cessato" dal ruolo….

 

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LA NUOVA ZONA ROSSA DEL VESUVIO, L’OSPEDALE E LO STADIO

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Sebbene quotidianamente ferita dagli “uomini”, da tutti e da nessuno in particolare, Napoli è a ancora oggi bellissima, anche se molto diversa da quella descritta nelle cronache degli Angioini che furono colpiti “dalla dolcezza dei luoghi”.

La città, almeno il suo nucleo centrale, è chiusa ad est dall’immanenza del “vulcano” mentre a ovest incidono i campi flegrei che “dolcemente” si adagiano su una zona anch’essa vulcanica. Si tratta della zona del monte nuovo, sorto in breve tempo, tra il 29 settembre e il 6 ottobre del 1538, della solfatara e del bradisismo (abbassamento e innalzamento del suolo) i cui movimenti sono ben “registrati” sui resti del ben visibile “macellum” o tempio di Serapide a Pozzuoli.

La bella città fondata dalla mitologica sirena Partenope quindi si pone tra due zone vulcanicamente attive.

L’attività della zona occidentale, campi flegrei, è ben visibile (solfatara a Pozzuoli, fumarole a Ischia) o, comunque, documentabile come il bradisismo. L’attività vulcanica orientale (Vesuvio) fornì prova di se l’ultima volta nel 1944. Per una strana malignità il Vesuvio fu in attività per tutta la guerra e il cratere rappresentò per la martoriata città una “magnifica” lanterna di riferimento per i bombardieri alleati vanificando, di conseguenza, il coprifuoco.

La lanterna si spense con la fine della guerra....

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MARCHISIO E.... FREUD

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«…… il Napoli… quando me li trovo di fronte scatta qualcosa»

Così pare abbia risposto alla domanda quale calciatore (quale collega) gli fosse più antipatico Claudio Marchisio, calciatore, (pedatore direbbe Brera), 27 anni, bandiera della Juventus soprannominato, per la sua spiccata eleganza nel vestire, «piccolo Lord» o «principino»....

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TRICHINELLA ... CHI MAI SARA' COSTEI ?

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Recentemente è stato riportato dai giornali di una epidemia, circoscritta, da Trichinella (Trichiniasi) per ingestione di carne di cinghiale poco cotta o cruda: 

Non sono certo che se si chiedesse ad uno studente del sesto anno di medicina di cosa si tratti, questi darebbe una risposta esaustiva, ammesso che la dia.

La trichinellosi (Trichiniasi) è una zoonosi parassitaria (intestino inizialmente) causata da un nematode (verme di forma cilindrica) appartenente al genere Trichinella di cui ne esistono più specie e più genotipi.

Da noi, in Italia, insiste la “Trichinella britovi” ma in tempo di globalizzazione bisogna essere cauti.

La Trichiniasi è una zoonosi mai debellata e, piuttosto, “aggirata” dalle migliorate abitudini igieniche sanitarie alimentari che comportano la cottura del cibo e la conseguente morte del parassita.....

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