Lucio Palombini.....Blog

Pubblicazioni

Il Caso del Mese

Calendario

Loading ...

Foto

Blog Achivio

Lucio Palombini

Lucio Palombini non ha ancora inserito la sua biografia

GIUSEPPE BERTO E AURELIO DE LAURENTIIS

Inviato il

Giuseppe Berto e Aurelio De LaurentiisGiuseppe Berto (1914–1978) è stato uno scrittore italiano, Aurelio De Laurentiis (1949) è un produttore cinematografico, dirigente sportivo e imprenditore italiano, titolare della Filmauro, presidente del Napoli e consigliere della Lega Calcio.

Apparentemente i due non avrebbero nulla in comune sia per età sia per attività.

Eppure li unisce “La cosa buffa”. L’uno l’ha scritta l’altro l’ha creata con la società sportiva Napoli le cui ultime vicende mi hanno ricordato il libro di Berto e mi hanno spinto a riprenderlo.

Taggati su: Calcio Napoli
Last modified il
Visite: 3677
0
Continua a leggere 1 Commento

Giordano BrunoBruno Giordano, nato Bruno Filippo (1548–1600), è stato un filosofo, scrittore, e frate domenicano italiano fu condannato e morto al rogo il 17 di Febbraio in Roma (Piazza dei Fiori) dall'Inquisizione della Chiesa romana.

Della sua vita Giuliano Montaldo ha girato un bel film nel 1973 avvalendosi di una straordinaria interpretazione di Gian Maria Volontè, con la bellissima Charlotte Rampling nel ruolo di Fosca una cortigiana veneziana e con la colonna sonora di Ennio Moricone.

La sua tragica fine ci ha voluto tramandare un simbolo di coerenza dell’uomo di scienza e, nel tempo, per la violenza subita dal potere, rappresentato dalla chiesa cattolica e dal suo braccio l’Inquisizione, è diventato incarnazione di tutte le vittime di ogni forma passata e presente di fanatismo, d’intolleranza, di violenza, di barbarie.

Alcuni, come Indro Montanelli, ritengono che, forse, il simbolismo attribuitogli ha travalicato la figura storica di Giordano Bruno.

Taggati su: Ricorrenze
Last modified il
Visite: 3414
0
Continua a leggere 0 Commenti

Quello della Banca Romana, nello stato postunitario, all’incirca fra il 1887 e il 1893,fu uno scandalo politico-finanziario che coinvolse anche alcuni settori della sinistra storica.

Banca Romana e Monte Paschi SienaLa Banca Romana, per coprire perdite collegate a eccessivi investimenti nel settore edilizio, in un periodo di depressione, emise nuova moneta non solo senza copertura ma, addirittura stampando alcune serie di biglietti con lo stesso numero di serie.

A tale proposito va ricordato che nello stato postunitario, nel periodo in oggetto, l’emissione di moneta era una prerogativa di sei istituti bancari centrali e precisamente: la Banca Romana, la Banca Nazionale di Torino, il Banco di Napoli, il Banco di Sicilia, la Banca Nazionale Toscana e la Banca Toscana di Credito.

 Da meridionale e napoletano non posso sottacere che il Banco di Napoli, insieme al Banco di Sicilia, fu privato di tale prerogativa nel 1926.

Da questa data la Banca d’Italia divenne l’istituto di emissione.

Come possono facilmente notarsi ci sono molte circostanze simili con quanto, in questo periodo, si sta verificando alla Banca del Monte dei Paschi di Siena.

Taggati su: Politica Nazionale
Last modified il
Visite: 2835
0
Continua a leggere 0 Commenti

OGGI DOVREBBE ESSERE IL GIORNO DEL RICORDO (DELLE FOIBE)

Inviato il

Oggi istituzionalmente dovrebbero essere ricordate le Foibe.

Cioè quel doloroso fenomeno del massacro e del martirio di tanti italiani dell'oltre Trieste, vittime delle barbarie che ineludibilmente  accompagnano le guerre, barbarie spesso mascherate e infantilmente giustificate.

Se ne parla poco, se continua a parlare poco.

Eppure il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 che vuole (vorrebbe o avrebbe voluto), appunto, commemorare le vittime di quei massacri.

Carlo Azeglio Ciampi ebbe a dichiarare «L'Italia non può e non vuole dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro»; discorso che venne, poi,  ripreso nel 2007 da Giorgio Napolitano, che attribuì l'origine delle foibe ad «...un moto di odio e furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo che prevalse innanzitutto nel trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica»

Certo siamo in un delicato passaggio elettorale ma i ricordi e la storia non sono a domanda.

Riporto di seguito un bell'articolo di Gianpaolo Pansa che forse spiega almeno un  perchè di questa ritrosia al ricordo.

Last modified il
Visite: 2866
0
Continua a leggere 0 Commenti

Ho postato il 3 febbraio, un commento all’articolo che Giorgio Israel aveva pubblicato il giorno precedente sul IL MATTINO di Napoli dal titolo “Università, fallita la «formula 3+2» ” e l’ho anche riportato integralmente. Il pezzo conteneva molti spunti, come si può facilmente costatare, ma uno, in particolare, la chiusura, mi è sembrato particolarmente amaro: “Sono stato di recente in un'università svizzera neppure di primo livello, e mi sono vergognato nel vedere la qualità delle aule, del campus, dei servizi. Quale rispetto, interesse, attrattiva può suscitare un'istituzione ridotta in uno stato di vero e proprio sfacelo?”.

Purtroppo è un’amara verità. Come potrebbe essere diverso se circa la metà degli atenei italiani spende quasi tutti i fondi in paghe, e il più virtuoso pare che sia il Politecnico di Milano con circa il 70%? Ovviamente non andrebbe sottaciuto il numero degli stessi atenei operanti in Italia che è sessantotto (stana la coincidenza numerica) (Wikipedia), forse troppi se ricordo bene che il Professor Mario Roversi Monaco, rettore in Bologna, ebbe a dire, qualche anno fa, che il PIL Italia poteva permettersi un numero limitato di Atenei da quattro a sei (ma forse ricordo male).

Resta l’affermazione pubblica di Giorgio Israel “mi sono vergognato nel vedere la qualità delle aule, del campus, dei servizi. Quale rispetto, interesse, attrattiva può suscitare un'istituzione ridotta in uno stato di vero e proprio sfacelo?”.

Last modified il
Visite: 3053
0
Continua a leggere 0 Commenti