Fabrizio Forquet non è proprio un giornalista sportivo, ma si occupa di politica e politica economica, e non scrive proprio su un giornale di secondo piano ma nientemeno che sul SOLE240re, di cui è vicedirettore, il giornale economico italiano della Confindustria.
Sul Sole, appunto, nell’edizione del 19 febbraio 2014, ha pubblicato, con specifico riferimento al dicastero del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), un corsivo dal titolo “AAA ministro cercasi”.
Per la serie “SUONO DAL SEN FUGGITA” ovvero “PRIMA PENSA POI PARLA” Antonio Conte, da Lecce, coach della Juventus e allenatore-ultras per il suo aplomb in panchina e tanto di voce rauca nel post-partita, l'ha combinata grossa.
Si era sostenuto, e molti si erano convinti (ma non tutti portano il cervello all’ammasso) che l’avvento del “maggioritario” avrebbe dato stabilità al sistema e continuità di governo.
Maggioritario il sistema non è mai stato nel senso che non ci si sono mai stati tanti “partitucoli ad personam”, stabilità di sistema neanche a parlarne, e, quel che peggio, non c’è stata neanche la continuità di governo.
Dal novembre 2011 (dimissioni di ad oggi, non sono tre anni, si sono succeduti già due governi, Monti e Letta, e ci apprestiamo a vedere la nascita del terzo, quello di Renzi.
Alan Friedman (NY 1956) è quel giornalista statunitense che quando intervistato in televisione parla l’italiano con quella strana cadenza degli indimenticabili film di Stanlio e Ollio.
Sta per uscire, per Rizzoli, un suo libro dal titolo «Ammazziamo il Gattopardo» di cui, immancabilmente, c'é sui giornali uno scoop, un'anticipazione, per così dire promozionale, secondo quel cattivo costume per il quale il passaggio televisivo di qualcuno serve, immancabilmente a sponsorizzare un libro, un disco, un film o una trasmissione, per non parlare dei medici o degli spot del canone della RAI. E poi dagli alla pubblicità "occulta".
Dall’anticipazione dai giornali si legge in sostanza quello che sappiamo tutti, o che tutti abbiamo almeno un poco supposto, cioè che, nel novembre 2011 le "improvvise" dimissioni di Silvio Berlusconi non furono “spontanee” ma, guarda un po’, nientemeno che il risultato di una trama, di un “complotto” politico. E che questo fu orchestrato, anche qui c’è, uno “scoop”, nientemeno che dal capo dello stato....
Alessandro Melli (1969) ex calciatore italiano, di ruolo centravanti, è attualmente team manager del Parma.Da calciatore prima e da dirigente poi è sempre stato e appare oggi misurato e prudente.
Eppure.
Con un messaggio su “Facebook” l’attuale team manager del Parma ha scatenato le polemiche: un insulto a Walter Mazzarri, che poi è stato tolto dal social network. «Ogni volta ke vedo le conferenze stampa di Mazzarri mi sorge sempre un dubbio: ma è proprio così coglione o pensa davvero ke lo siamo noi????? Probabilmente sono vere entrambe le cose...», il messaggio di Alessandro Melli, che ha confermato di averlo scritto e poi cancellato dal suo profilo. Non è ancora chiaro il motivo di tale insulto, se ci siano ruggini a noi sconosciute tra i due. Non ci resta che attendere spiegazioni da Melli. (Fonte calcionapoli24).
Eppure il giorno dopo....