
Attualità
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La televisione, nel post partita ha inquadrato a lungo, con il cinismo proprio della telecamera, il volto incredulo e smarrito dell’allenatore della Juventus Antonio Conte, e poco c’è mancato perché si assistesse ad una vera e propria crisi di nervi.
La Juventus non ce l’ha fatta a superare la semifinale di Europe League contro il Benfica.... CONTINUA
Certamente la notizia “politica” a cavallo di questo primo di Maggio non può non essere che quella dei “dissidenti” di SEL, guidati dal napoletano Gennaro Migliore, cognome che nulla ha che vedere con l’appellativo che era proprio di Palmiro Togliatti, l’indiscusso segretario del brontosauro PCI.
Questo gruppo di dissidenti ha coniato l’affermazione "La base ci chiede di essere una forza di governo e non solo di opposizione"....CONTINUA
In Italia il 25 aprile, di ogni anno, ricorre la Festa della Liberazione.
Viene riportato: “È un giorno fondamentale per la storia d'Italia, simbolo del termine della seconda guerra mondiale nel paese, dell'occupazione da parte della Germania nazista, iniziata nel 1943, e del ventennio fascista” (Wikipedia), ma è anche -La morte della Patria, Ernesto Galli della Loggia,2003 – e l’inizio dell’avvento-occupazione angloamericano.
La festa della liberazione, emotivamente, fu istituzionalizzata stabilmente con una legge [la n. 260 del 27 maggio 1949 ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive")].
Non ogni dieci, cinquanta o cento anni ma ogni anno.... CONTINUA
Pubblicato su Napoli.com del 26 Aprile 2014
Appare oramai chiaro che Don Patriciello, parroco di Caivano, si ritiene un predestinato.
E questo non tanto per la sua azione, con altri, nell’agro aversano, trasformato in “terra dei fuochi” e “terra del cancro”.
Circostanza questa a tutt’oggi non provata ma che, “blandita” da alcuni e decisamente negata da altri, ha avuto come unico effetto di mettere in ginocchio il sistema produttivo locale agricolo e non.
Questo può avvenire solo in una società, come quella italiana che oggi è caratterizzata da un grave analfabetismo scientifico (solo il 3% della popolazione conosce il metodo scientifico contro il 78% della Finlandia) e da un ampio analfabetismo di massa....CONTINUA
Difficile, anche dopo anni, comprendere il significato e definire in senso politico il ruolo de il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), nato nel lontano 1960, con uno dei governi Fanfani, e fino da subito solo parte “residuale” di un più ambizioso pacchetto di proposte di riforme della commissione presieduta da Giuseppe Ermini, fra cui Autonomia e Dipartimenti.
In quella lontana, perduta occasione, una delle tante del sistema universitario, poi ci sarebbe stata la 382/80, il CUN venne ridotto a mero organismo di consulenza del Ministro, un ruolo “facoltativo” da cui non è mai più uscito.
Periodicamente se ne rinnovano le componenti e l’organismo vive momenti di apparente visibilità.
Non è politicamente un “potere forte”, é solo luogo delle esternazioni delle mortificazioni e delle depressioni del sistema universitario espresse, poi, in lunghi e noiosi, inascoltati documenti.... CONTINUA