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IL PAESE VITTIMA DEL BERLUSCONISMO E DEL SUICIDIO DEL PCI

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C’è ancora qualcosa di quello che fu il PCI, di Togliatti, Berlinguer, Natta e poi Occhetto? O si è tutto disintegrato alla Bolognina, arenato, affondato inabissato con la gioiosa macchina da guerra inneggiata da Achille Occhetto?

E di via delle Botteghe oscure, minacciosa alternativa alla più gioiosa e domenicale Piazza del Gesù, cos’è rimasto? E dell’ultimo piano in cui si consumava il celebre amore clandestino tra l’anziano segretario e la giovane compagna emiliana?

E delle direzioni che dettavano la linea al partito, in tutte le sue articolazioni, e, poi, al sindacato e, indirettamente, aprivano la strada del dibattito politico nazionale cos’è rimasto?... CONTINUA

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VERAMENTE STAVAMO PEGGIO … QUANDO STAVAMO MEGLIO?

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Quando cominciò il tutto?

Come spesso accade con un’affermazione falsa cui credé un popolo di creduloni, cui Collodi dedicò una bella pagina del Pinocchio, in cui si racconta che il burattino seppellì i danari per vedere crescere gli alberi dei soldi.

L’affermazione era che in Italia non c’era stabilità politica e, pertanto, bisognava imboccare la strada del “maggioritario.

Bastava conoscere i proponenti per capire che erano proprio i personaggi di Collodi.

La falsità era nel presentare la parte per il tutto, una mezza verità, come sovente accade e ci abbiamo creduto (non tutti in verità) non avendo vera cultura politica e democratica che significa esprimersi, esporsi e non, piuttosto, come ci piace, adeguarsi.

Ricordate «Non capisco ma mi adeguo» pronunciata da Ferrini, il venditore di pedalò, romagnolo e compagno verace, nella straordinaria trasmissione di Renzo Arbore “Quelli della Notte”?.... CONTINUA

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LA TRACIMAZIONE ....POLITICA DI SEL

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Certamente la notizia “politica” a cavallo di questo primo di Maggio non può non essere che quella dei “dissidenti” di SEL, guidati dal napoletano Gennaro Migliore, cognome che nulla ha che vedere con l’appellativo che era proprio di Palmiro Togliatti, l’indiscusso segretario del brontosauro PCI.

Questo gruppo di dissidenti ha coniato l’affermazione "La base ci chiede di essere una forza di governo e non solo di opposizione"....CONTINUA

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In Italia il 25 aprile, di ogni anno, ricorre la Festa della Liberazione.

LOGO 25 APRILEViene riportato: “È un giorno fondamentale per la storia d'Italia, simbolo del termine della seconda guerra mondiale nel paese, dell'occupazione da parte della Germania nazista, iniziata nel 1943, e del ventennio fascista” (Wikipedia), ma è anche -La morte della Patria, Ernesto Galli della Loggia,2003 – e l’inizio dell’avvento-occupazione angloamericano.

La festa della liberazione, emotivamente, fu istituzionalizzata stabilmente con una legge [la n. 260 del 27 maggio 1949 ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive")].

Non ogni dieci, cinquanta o cento anni ma ogni anno.... CONTINUA

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Siamo “strani” ma, in fin dei conti, sempre gli stessi.

Siamo “duttili”, cattolici ma non necessariamente praticanti, invece politicamente praticanti incorreggibili del detto popolare "O Franza o Spagna, purché se magna".... CONTINUA

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Nel fine settimana sulla stampa sono comparsi eventi che meritano una riflessione....

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RENZI E IL NUOVO OSSIMORO

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L'espressione "convergenze parallele", attribuita, ma sembra solo attribuita, ad Aldo Moro, è, per la lingua italiana, un ossimoro, cioè due parole in antitesi, e, per quelli di una certa età, ha rappresentato l'emblema del surrealismo politico, la quintessenza del suo astrattismo nella cosi detta prima repubblica….

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Cazzeggiare è verbo recente, non appartiene alla buona etichetta ma è disinvoltamente usato per definire il “parlare a vanvera”, il “fare discorsi oziosi” e soprattutto il “lasciarsi andare a chiacchiere superficiali su argomenti seri” (Corriere della Sera, Dizionari, Si dice o non si dice?, Hoepli Editore).

Si applica nell’uso dovunque c’è un comportamento inconcludente, come, ad esempio, nei governi tecnici che si stanno susseguendo, prima Monti poi Letta, che, nei confronti della disoccupazione giovanile, avrebbero dovuto almeno, se non risolvere, almeno addolcire il fenomeno con una brusca inversione di tendenza...

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UN NUOVO, VECCHIO GOVERNO MA CON UN RENZI IN PIU’

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La nomina di Pier Carlo Padoan al Mef è “Una garanzia per Bruxelles e la Bce. Prevale la linea della continuità” scrive Repubblica “ma se la linea economica resta quella del governo Letta, valeva la pena di fare tutto questo casino?” chiosa Piero Sansonetti su GLI ALTRI.

Più procedono le cose più quella cui stiamo assistendo resta una storia interna al PD, cioé da quando Matteo Renzi ha scalato la segreteria dello stesso ed ha trasformato Letta in uno “zombi” che si trastullava in viaggi e presenzialismo da premier, al punto che il Presidente Napolitano ebbe a dire, in modo molto poco presidenziale, "La parola ora sta al Partito democratico" si badi non alle Camere...

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RENZI IL CONSIGLIERE, IL SUGGERITORE E IL NOME DI PRESTIGIO

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Agli osservatori attenti non é sfuggito come ci sia stata recentemente una  brusca “virata” nella caduta e nel varo dei governi italiani, dal momento che si è passati, per così dire, dalla liturgia “parlamentare” alla liturgia “quirinalizia” con tanto di gradimento del Capo dello Stato.

E ciò è tanto vero che alcuni parlano di “presidenzialismo strisciante”, cioè di un presidenzialismo che si realizza di fatto al di fuori di un vero provvedimento parlamentare di riforma dello Stato.

E questo senza sapere se, effettivamente, in Italia, il “popolo sovrano” voglia orientare lo Stato in senso Presidenziale, e, in tal caso, forse, per saperlo ci sarebbe da usare “opportunamente” lo strumento referendario come già si fece in occasione della scelta tra monarchia o repubblica....

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LA QUESTIONE PREGIUDIZIALE DI FORQUET

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Fabrizio Forquet non è proprio un giornalista sportivo, ma si occupa di politica e politica economica, e non scrive proprio su un giornale di secondo piano ma nientemeno che sul SOLE240re, di cui è vicedirettore, il giornale economico italiano della Confindustria.

Sul Sole, appunto, nell’edizione del 19 febbraio 2014, ha pubblicato, con specifico riferimento al dicastero del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), un corsivo dal titolo “AAA ministro cercasi”.

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E LE CAMERE STANNO A GUARDARE

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Si era sostenuto, e molti si erano convinti (ma non tutti portano il cervello all’ammasso) che l’avvento del “maggioritario” avrebbe dato stabilità al sistema e continuità di governo.

Maggioritario il sistema non è mai stato nel senso che non ci si sono mai stati tanti “partitucoli ad personam”, stabilità di sistema neanche a parlarne, e, quel che peggio, non c’è stata neanche la continuità di governo.

Dal novembre 2011 (dimissioni di ad oggi, non sono tre anni, si sono succeduti già due governi, Monti e Letta, e ci apprestiamo a vedere la nascita del terzo, quello di Renzi.

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Alan Friedman (NY 1956) è quel giornalista statunitense che quando intervistato in televisione parla l’italiano con quella strana cadenza degli indimenticabili film di Stanlio e Ollio.

Friedman AlanSta per uscire, per Rizzoli, un suo libro dal titolo «Ammazziamo il Gattopardo» di cui, immancabilmente, c'é sui giornali uno scoop, un'anticipazione, per così dire promozionale, secondo quel cattivo costume per il quale il passaggio televisivo di qualcuno serve, immancabilmente a  sponsorizzare un libro, un disco, un film o una trasmissione, per non parlare dei medici o degli spot del canone della RAI. E poi dagli alla pubblicità "occulta".

Dall’anticipazione dai giornali si legge in sostanza quello che sappiamo tutti,  o che tutti abbiamo almeno un poco supposto, cioè che, nel novembre 2011 le "improvvise" dimissioni di Silvio Berlusconi non furono “spontanee” ma, guarda un po’, nientemeno che il risultato di una trama, di un “complotto” politico. E che questo fu orchestrato, anche qui c’è, uno “scoop”, nientemeno che dal capo dello stato....

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pubblicato il 07/02/2014 da napoli.com

 

Perché il programma televisivo condotto da Daria Bignardi si chiama “le invasioni barbariche”?

Con il termine di invasioni barbariche si intende quel periodo storico di trapasso dall’evo antico al medioevo e caratterizzato ai confini nord dell’impero romano inizialmente da scorrerie e successivamente da vere e proprie migrazioni di popolazioni.

Non è dato a sapere se gli autori del programma abbiano scelto questo termine quale “metafora” per indicare una sorta di “transitorietà” degli accadimenti, dei personaggi e, in ultimo, della società italiana attuale che albergano nel programma. Se cosi fosse andrebbe spiegato, però, agli spettatori e, soprattutto agli ospiti intervistati quale ruolo sono stati invitati a ricoprire: attori del passaggio dall’evo antico al medioevo, epoca affascinante quanto si vuole, ma barbarica e di gran lunga precedente anche alla Magna Carta, che poi è stata meno di quanto si voglia fare credere che sia stata....

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A PROPOSITO DEL DL IMU-BANKITALIA E …DINTORNI

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aggiornato lunedì 3 Febbraio 2014, ore 12:49 

A volere essere imparziali dopo quanto accaduto alla camera in occasione del DL IMU-Bankitalia, al di la delle plateali, volgari esternazioni che oramai, Di Maio Luigipurtroppo, non fanno nemmeno più notizia, a farci bella figura è stato Luigi Di Maio, napoletano, vice presidente della camera, sia nella sua conferenza stampa che, successivamente, quando ha partecipato alla trasmissione televisiva di Santoro. Tesi pacate e precise difficili da confutare.

Colpisce poi che un capitano di lungo corso come Rosy Bindi, intervistata sull’argomento DL IMU-Bankitalia, abbia affermato distinguendo ovviamente tra forma e sostanza: “I cinque stelle si stanno comportando così male che rischiano di offuscare anche le ragioni che pongono”…. “Non si può parlare di regalo alle banche, però su una cosa M5S ha ragione: quando sono stata al governo non me li hanno mai firmati i decreti disomogenei”.

Tuttavia, al di là della disomogeneità, ai più è apparso grave il comportamento istituzionale del presidente della Camera on Laura Boldrini che ha chiuso la discussione sul DL IMU-Bankitalia ricorrendo ad uno strumento regolamentare non presente alla Camera, apparendo ai più inadeguata per quel ruolo.

All'uso della "tagliola" nel 2009 ci provò anche l'allora presidente della Camera On Gianfranco Fini. Questi se lo si poteva permettere considerata la sua "decisionistica" origine politica ma non Laura Boldrini che si dichiara lontana, a parole, da quella cultura. Ebbene nel suo eterno doppio moralismo il DS, erede del PCI, sdegnato si oppose all'epoca giudicando quello strumento la fine della democrazia parlamentare, mentre oggi fa qualificare l'uso degli ghigliottina atto "ineccepibile", per bocca dell'ingenuo e non memore Roberto Speranza.

E ci si continua a chiedersi chi sono coloro che votano il M5S.

Ovviamente ci si dovrebbe aspettare che il Presidente non firmi quel DL “disomogeneo”.

Elettra Deiana, Cagliari, Laurea in lettere moderne, membro della Presidenza Nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, già parlamentare del Partito della Rifondazione Comunista che nel 2008 non è stata rieletta ha scritto il 31 gennaio 2014 e pubblicato in Le Altre Idee, riportato da GLI ALTRI, un bellissimo articolo che di seguito riporto e, tra l'altro fa porre l'inquietante domanda lei non rieletta ed altre si.

  

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LA VICENDA NUNZIA DE GIROLAMO E I MISTERI PASTORALI

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pubblicato il 01/02/2014 da napoli.com

 

Senza scomodare Wolfgang Amadeus Mozart, e la sua opera lirica "Così fan tutte", o il regista Agnès Jaoui, ed il suo film On De Girolomo Nunzia"Così fan tutti", gli accadimenti che hanno visto, recentemente, protagonista l'onorevole Nunzia Di Girolamo, in quel di Benevento, possono essere facilmente riportati a questo genere di titolo.

L'onorevole in questione viene identificata nei media come persona che, per così dire,  avrebbe "forzato" decisioni dell’ASL sannita, e, a tale proposito, vengono anche riportate sue espressioni, parlate, e registrate, scritte, foto di sms telefonici, non proprie delle Orsoline. Almeno quelle di una volta.

Dove sarebbe il problema?

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L’ODIATO CANONE CHE ALIMENTA LA “CASTA” RAI

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pubblicato il 26/01/2014 da napoli.com

La RAI azienda che ama qualificarsi “pubblica”, ma, probabilmente, meglio definibile “statale”, é RAI  Logofinanziata da oltre un miliardo e mezzo di euro di canone annuo, un po' di più del totale della spesa annuale per il funzionamento della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Concetto, questo, non addolcito dal fatto che il Quirinale, in fatto a spese, sia più' costoso dell'Eliseo e di Buckingham Palace, messi insieme.

Tanto premesso la RAI gareggia, con le istituzioni su menzionate oltre che per i detti costi, per il numero del personale addetto avendo circa 622 dirigenti per 11.378 dipendenti, cioè uno ogni 18, superando così (dato fine 2011) la somma di Mediaset (6.126), Sky Italia (3.995) e Ti Media (709).

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In questo Blog é stato già sottolineato come quello di Letta venga dai più ritenuto, per inattività, uno dei peggiori governi della Repubblica di ogni tempo.

E’ di oggi la dichiarazione di Matteo Renzi che, appunto, vede come tempo perso quello dei dieci mesi trascorsi dal governo.

Non solo. Taluni componenti del governo stesso appaiono giorno dopo giorno sempre più “inadeguati”, con un crescendo musicale, e grazie ad una straordinaria creatività, spesso Sartori Giovanniprovinciale nella peggiore accezione del termine.

Uno di questi è certamente la ministro Cécile Kyenge recentemente “duramente” attaccata dalla Lega.

Va, tuttavia, ricordato che la stessa era già stata “articolatamente” criticata da Giovanni Sartori cui, certamente, non vanno attribuite atteggiamenti “leghisti”, quando aveva scritto, in tempi non sospetti, il 17 luglio 2013, non proprio sulla Padania, ma sul Corriere della Sera “TERZOMONDISMO IN SALSA ITALICA Immigrati, un dibattito in salsa italica”, fortemente critico sul programma del ministro, acriticamente, invece, fatto proprio dal governo, o, almeno, dallo stesso non sconfessato, individualmente o collegialmente.

Oggi su Il Giornale del 16 Gennaio 2014 Marcello Veneziani  scrive, da par suo, un “forte” articolo di critica sul ministro facendola rientrare in quella categoria sempre più presente di coloro che sono “lì per meriti misteriosi” e che di seguito riporto….

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I DUE COLONNELLI OVVERO LETTA E RENZI

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I due colonnelli (1962) è un divertente film commedia diretto dal regista Steno con Walter Pidgeon e il celeberrimo Totò. La storia si svolge, nell’ultima guerra, in un paesino del fronte greco albanese avente come “leitmotiv” l’occupazione e la rioccupazione dello stesso paesino da parte delle truppe italiane comandate dal colonnello Di Maggio (Totò) e inglesi, a loro volta, guidate dal colonnello Henderson (Pidgeon).

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NON ABBIAMO IL DIRITTO DI LAMENTARCI

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Quello Letta è indicato in assoluto, e cioè, senza distinzioni tra cosiddetta prima e seconda o terza repubblica che sia, se non il peggiore, come tra i peggiori governi della storia della Repubblica.

Questo giudizio scaturisce, probabilmente, fino dal modo del concepimento del governo stesso che viene visto come pura espressione del “potere” politico del palazzo, catalizzata, purtroppo, dal Presidente, a sua volta, non appagato dalla “inusuale” rielezione 

Poi la composizione: larghe intese…..

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